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Don Salvatore Anastasio - Parroco di Caria
La Parrocchia di Caria intitola il salone parrocchiale a: "Don Salvatore Anastasio" Parroco della Comunità dal 1965 al 1973 A lui si deve La costruzione della Casa Parrocchiale della Trasfigurazione in Caria e del campo sportivo in località Giammoro. L'iniziativa è stata fortemente voluta dall'attuale Parroco Don Antonio Gennaro ed è stata accolta con grande gioia dall'intera comunità di Caria. Immagini di Francesco Pugliese Ricordo di Pinuccio Naso Don Anastasio giunse nella nostra parrocchia dagli Stati Uniti d'America, nel 1965 portando una ventata di primavera e innovazioni. Sostituisce il nostro amato Don Antonio Mazzitelli che da oltre 50 anni esercitò la missione di parroco nella nostra parrocchia, egregiamente distinguendosi per il suo attaccamento ai parrocchiani, alla nostra chiesa, e per lo zelo e fede cristiana sostenuta. Vestiva con l'abito tradizionale, ha vissuto la sua vita sacerdotale dedicandola al Signore, senza mancare mai ai suoi doveri, anche quando gli anni incominciavano a pesare e non riusciva più ad esercitare il sacerdozio... muore nella primavera del 1971... è stato pianto da tutto il paese. Don Salvatore... apportatore di modernità e di rinnovamento è stato poco capito e poco apprezzato da alcuni tradizionalisti e conservatori, ma lui continuò la sua missione, prendendo spunto dai films di Don Camillo e Don Peppone, integerrimo e deciso si oppose sempre sugli avversari e su tutte quelle persone che ostacolavano il suo sacerdozio. Promotore di moltissime iniziative, era seguito con entusiasmo dai giovani e dai meno giovani, e dalle persone anziane, visitava frequentemente le persone inferme e nel tempo libero perchè no, qualche pocherino con gli amici di tanto in tanto, e qualche pranzo ai ristoranti limitrofi con gli amici, dato che il paese si prestava a pochi svaghi. Portò in pellegrinaggio quasi tutto il paese a Pompei, al santuario dalla Madonna del Rosario e agli scavi di Pompei. A lui si deve la costruzione del campo sportivo e del teatro nella chiesetta di San Nicola. Lascia un ricordo nei nostri cuori indelebile unitamente alle sue opere, sia materiali che spirituali. In Primis la costruzione della Casa Parrocchiale sita sulla Via provinciale. Non si può nascondere che ha avuto alle spalle una famiglia burrascosa e certamente non degna di Lui ma per questo non si può oscurare la sua missione di sacerdozio. Uomo determinato, con la voce autorevole e decisa ma con un cuore grande, pronto ad accogliere tutti e tutto, si prestava a tutto, seguiva le vicende del paese e interveniva, quando l'ho riteneva necessario senza mai lenire la personalità e la sensibilità delle persone. Era sempre col sorriso sulle labbra, e sorrideva ad alta voce simile al sorriso teatrale. Si ammalò e morì nel giro di sei mesi, prima di essere ricoverato a Lamezia Terme e successivamente a Roma volle salutare per l'ultima volta, dalla finestra della casa parrocchiale, da lui voluta e costruita, la statua della Madonna del Carmelo, quel 16 luglio del 1973, che come ogni buon Cariese amò più di ogni altra cosa al mondo. Io l'ho vidi per l'ultima volta il pomeriggio del 2 ottobre del 1973 a Roma, dove mi sono recato insieme ad alcuni parrocchiani a portare il saluto di tutta la comunità cariese ... muore la mattina del 3 ottobre, lasciando la sua parrocchia e tutti i parrocchiani stretti in un solo pianto. Ancora oggi il suo ricordo e il suo sorriso aleggia fra i parrocchiani. Caria gennaio 2011 - Pinuccio Naso. |
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Don Salvatore Anastasio a Caria anni '60 - Archivio Pinuccio Naso |
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La Targa all'entrata dei locali |
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Don Antonio Gennaro |
Il Saluto del Sindaco Porcelli |
Il Salone Parrocchiale |
La Solenne Benedizione |
Don Antonio e la Torta del ricordo |
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La Benedizione dei locali |
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La Torta del ricordo |
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I Cariesi nel momento di festa |
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I Cariesi nel momento di festa |
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