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Daffinà Comune di Zambrone
Chiesa di: San Nicodemo di Mammola - Asceta Protettore di Daffinà - Memoria e Festa il 12 Marzo Monumento all'Emigrante >>====> |
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NATALE A SUON DI MUSICA Zambrone, la novena riscalda le notti magiche Zambrone - Resistere a una malintesa modernità che fagocita voracemente ogni frammento di umanità. Sembrerebbe l’orientamento dei giovanissimi protagonisti della nenia natalizia che allieterà le case dei daffinesi fino a Natale. Strumenti di antica estrazione, come il triangolo si fondono con i suoni di quelli moderni, come la diamonica, il flauto dolce e il corno. Il risultato, però, rimane lo stesso. La capacità calamitante della più tipica canzone di Natale è sempre la stessa. Mancano gli strumenti principi della pastorale di Natale, pipita e zampogna, ma l’interesse condiviso verso gli antichi costumi, comunque, lascia ben sperare. E’ interessante osservare che rispetto al passato, la tradizione dei suoni natalizi è portata avanti dai giovani, mentre in passato erano gli anziani a farlo. Ragazze e ragazzi desiderosi di stare insieme e di trascorrere qualche ora in allegria, divertendosi ed offrendo alla popolazione le note e le atmosfere magiche del santo Natale. A Daffinà, i protagonisti della tradizionale iniziativa sono undici. In un’altra frazione di Zambrone, San Giovanni, l’adesione al gruppo che intona la consueta melodia natalizia ha visto la partecipazione di nove ragazzi che, a dispetto delle rigide temperature invernali, proseguono nella loro "missione". Durante le esecuzioni, le case dei sangiovannesi offrono ospitalità agli interpreti musicali, in segno di gratitudine e apprezzamento per l’attività svolta. Un modo come un altro per porli al riparo dal freddo pungente e aspro che segna le serate di dicembre. Le nuove leve, inoltre, risultano buone conoscitrici della musica che non a caso rientra tra le loro discipline scolastiche preferite. Viene da pensare che anche un piccolo episodio può stimolare una crescente adesione alla nota promessa di Charles Dickens: «Onorerò il Natale nel mio cuore e cercherò di tenerlo con me tutto l’anno». Corrado L’Andolina - Pubblicato su Calabria Ora il 22 dicembre 2009, p. 34 |
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Daffinà: I ragazzi della nenia natalizia |
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San Giovanni: I ragazzi della nenia natalizia |
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DAFFINA’ E LE ANTICHE TRADIZIONI RELIGIOSE L’edificio più antico che insiste nel Comune di Zambrone è la Chiesa di San Nicodemo della piccola frazione di Daffinà. Dai registri parrocchiali risulta che essa fosse funzionante già nel 1711 e probabilmente la sua origine si deve collocare intorno al 1600. Più volte danneggiata dai vari terremoti dei secoli passati, ha subito, nel corso del tempo, diversi restauri, l’ultimo dei quali alla fine degli anni Ottanta. Anche le statue e gli affreschi presenti al suo interno, nel tempo, sono stati oggetto di alcuni interventi. Il momento della restaurazione della statua raffigurante la Madonna del Carmelo era atteso da molto tempo. Il completamento della restaurazione di tale simulacro, realizzato con materiale ligneo del diciassettesimo secolo, è stato definito pochi giorni fa. Il merito è di don Nicola Berardi attuale guida spirituale dei daffinesi che si è per il raggiungimento dell’atteso risultato. Nella paziente operazione di recupero sono state impegnate competenti e specializzate maestranze. E così, la scorsa domenica, non appena la statua restaurata ha varcato l’uscio della chiesa, è stata accolta dalla comunità con uno scrosciante e interminabile applauso. Una generalizzata commozione ha segnato la processione per le vie del paese. I fedeli, quindi, hanno partecipato con rinnovato senso religioso alla processione votiva della Madonna del Carmelo che, secondo un’antica consuetudine, nella piccola frazione di Daffinà si venera l’ultima domenica di luglio. La processione è stata accompagnata dal complesso bandistico “Giuseppe Verdi” di Zungri. Sacerdoti officianti: don Nicola Berardi e don Sergio Meligrana. L’operazione di recupero dell’antica statua è stata realizzata in regime di autofinanziamento dei fedeli del posto. Corrado L’Andolina - Pubblicato su Calabria Ora il 28 luglio 2009, p. 38 |
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DAFFINA’ E IL SUO CULTO, TRA TRADIZIONE E FEDE La chiesa di Daffinà è l’edificio più antico che insiste sul territorio di Zambrone. La sua origine si deve collocare intorno al 1600. Tra il 1972 e il 1973 a causa della devastante alluvione abbattutasi sul territorio, l’edificio ecclesiale subì gravi danni che furono riparati dopo la metà degli anni Ottanta. L’amministrazione comunale dell’epoca, sorretta dalla Sovrintendenza regionale alle Belle arti, fu l’artefice di tali importanti ristrutturazioni. Attualmente, la chiesa, risulta bisognevole di vari interventi, ma mantiene intatto il suo fascino. Una curiosità legata alla parrocchia di Daffinà è la sua particolare festa patronale. In tale occasione, insieme al panino é distribuito un piatto di riso e ceci. La tradizione è molto antica e risale all’epoca in cui esisteva nella zona un feudo che aveva il nome del santo. L’abate Francesco Casuscelli nativo del luogo e parroco di Daffinà coltivò il lotto per parecchi anni. Fu lui a decidere che venisse offerta " La cena di San Nicodemo ". Durante la vigilia della festa patronale, i daffinesi cucinavano nella canonica il riso con i ceci e il giorno successivo lo offrivano a quanti ne facevano richiesta. Improvvisamente, l’abate interruppe la tradizione. Non si conoscono i motivi, ma si sa bene ciò che accadde successivamente. La notte della festa del santo uno dei maiali di proprietà dell’abate morì e lui stesso si ammalò gravemente. Le circostanze vennero ricondotte alla espressa disapprovazione del patrono per la soppressione della tradizione che venne così immediatamente ripristinata. Ieri le funzioni liturgiche in onore di San Nicodemo sono state celebrate da don Nicola Berardi che ha anche assolto al rito della benedizione dei panini e del riso con i ceci. Corrado L’Andolina - Pubblicato su Calabria Ora il 13 marzo 2009, p. 38 |
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