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 Orsigliadi   Comune di Ricadi

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Orsigliadi: scendendo da Ricadi verso Tropea, si incontra sulla destra il bivio, contrassegnato da un antico calvario, che immette nel piccolo borgo di Orsigliadi.

Del nome di questo villaggio il Barrio dice:  “Orciladum, ab olei copia, orci enim lecitum sonat” che significa “cosi chiamato dall’abbondanza di olio”. Altri scrittori, però, ritengono che il suo vero etimo vada ricercato nel patronimico:

“oi Orsiliades” che designerebbe “i discendenti della famiglia Origlia o Orcilius”. Questo casale possedeva anticamente rinomati vigneti e produceva ottimo vino, come pure dalle molte piante di olivo ricavava abbondante olio. Il suo territorio abbondava di gran quantità di alberi di frutta e di piante di gelso che alimentavano una fabbrica della seta. Oltre alla coltivazione dei campi, gli abitanti si dedicavano alla pesca della sardina con grandi barche e larghe reti. Testimoni degli antichi splendori di questo paese restano oggi soltanto i ruderi di alcune abitazioni nobiliari, gli avanzi di alcuni trappeti e la piccola chiesa intitolata a San Martino del quale ricorre la festa l’11 novembre.

Orsigliadi ha detto i natali all’insigne professore Antonio Arena, che in modo impareggiabile, i lirici greci e latini ha tradotto in lingua italiana.

Il Calvario di Orsigliadi

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