calabria.gif (532 byte)

logo.JPG (15023 byte)

 L'Anarchico Ciccio Barbieri di San Costantino

  San Costantino di Briatico

Associazione Eleutherìa

L’associazione culturale Eleutherìa intende riscoprire la figura di questo importante personaggio

Titolo: Ciccio Barbieri, l’Anarchico dei due mondi

Nativo di San Costantino, venne assassinato nel 1937 a Barcellona durante la guerra civile spagnola 

Ciccio Barbieri,

l’Anarchico dei due mondi

Briatico - Correva l’anno 1937, quando l’anarchico Ciccio Barbieri, nativo di San Costantino di Briatico, veniva assassinato nel contesto della guerra civile spagnola. Il 5 maggio scorso sono passati esattamente 74 anni da quell’episodio. Negli ultimi tempi nel suo paese natio qualcuno ha pensato di rievocare e ricordare questo importante personaggio, tanto, troppo a lungo dimenticato.

Egli nacque il 14 dicembre del 1895. In Italia veniva chiamato Ciccio (Chico durante il suo lungo esodo argentino) e, visto che durante la sua vita fu attivo sia in Europa che in America, fu soprannominato l’Anarchico dei due mondi. Pochissimi abitanti del circondario di Briatico oggi conoscono questa importante figura, mentre nei libri di storia il suo nome è affiancato a persone che hanno avuto un ruolo di primo piano nelle vicende storiche della prima metà del secolo da poco trascorso.

Barbieri passò l’infanzia in Argentina, poi tornò in Italia, ma durante il ventennio fascista se ne andò. Viaggiò molto e fu sempre malvisto dai servizi segreti fascisti che tentarono di braccarlo più volte. Visse in un periodo storico particolare, una fase in cui gli anarchici furono vessati in molte parti del mondo (chi non ricorda l’ingiusta condanna dei due anarchici italiani Sacco e Vanzetti).

Barbieri da anarchico non accettava qualsiasi forma di potere. E manifestò sempre questa sua convinzione abbracciando, quando necessario, anche la lotta armata (fu inoltre più volte incarcerato, ma non si perse mai d’animo). Se quindi calato nel contesto storico nel quale visse, cioè in un periodo in cui manifestare questo tipo di idee e schierarsi contro il sentire popolare era impresa ardua, allora si può apprezzare maggiormente questo personaggio, fiero antifascista, uomo d’azione audace e coraggioso. Barbieri, scacciato dalla Svizzera, si aggregò poi alle milizie che si erano formate contro il regime franchista (fu tra i componenti della colonna degli antifascisti italiani). Qui conobbe diverse personalità tra cui Camillo Berneri, membro di spicco dell’anarchismo italiano, col quale Barbieri instaurò un fortissimo legame di amicizia e di stima.

I due furono brutalmente assassinati insieme a Barcellona in esecuzione dell’ordine staliniano di eliminare gli anarchici dalla città catalana (sull’uccisione tuttavia non è stata fatta piena luce). I funerali si svolsero l’11 maggio sempre a Barcellona. Cinque carri trasportarono, tra il saluto e la commozione di migliaia di persone, i feretri di: Ciccio Barbieri, Camillo Berneri, Adriano Ferrari, Lorenzo di Peretti e Pietro Macon.

Come dicevamo in apertura del pezzo, da poco tempo a San Costantino di Briatico si è risvegliato un certo interesse verso Barbieri. La recente rievocazione della sua figura si deve agli innumerevoli testi che si occupano del compianto briaticese e che documentano le sue attività, ma soprattutto allo studio di Angelo Pagliaro e di Antonio Orlando. In questi anni a Barbieri si è anche interessato un giovane briaticese, Alessandro Bagnato, che sta promuovendo un'appassionata ricerca storica.

Nel 2009, l’allora assessore alla Cultura del Comune di Briatico, Agostino Vallone, aveva inoltre cercato di far costruire un monumento che lo ricordasse e intitolare piazza Baracche di San Costantino proprio a Barbieri. Poi la cosa, per motivi burocratici, sfumò.

Oggi l'auspicio dell'associazione culturale Eleutherìa che ha sede a San Costantino è che l'iter riprenda per ridare la giusta memoria al Barbieri. Nelle intenzioni del sodalizio e delle persone che in questi anni hanno mantenuto viva la memoria di Barbieri, c'è la volontà di predisporre iniziative ed azioni tangibili per diffondere tra la popolazione la conoscenza di questo illustre personaggio e mantenerne vivo il ricordo.

Mario Vallone

Vogliamo infine chiudere l'articolo ricordando una delle frasi più celebri dell'illustre personaggio:

"L’Utopia accende una stella nel cielo della dignità umana, ma ci costringe a navigare in un mare senza porti".

Mario Vallone

Torna Su

Home Page >>====> di

logo.JPG (15023 byte)

e-mail:  Piapia@Poro.it

Di Bella ©CopyRight 2000