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 Infiorata di San Giovanni 2010

 >>====> San Giovanni

Pietà popolare

INFIORATA, ORIGINI E NUOVE RADICI

ZAMBRONE Le origini dell’Infiorata andrebbero ricercate nel dipinto della Madonna del Cuore. Nel 1729 il dipinto sarebbe stato portato a Gerano da due Gesuiti. Le splendide fattezze della Vergine fecero innamorare i Geranesi, i quali avrebbero supplicato i due religiosi di lasciare il dipinto in città, I due gesuiti si opposero, ma ogni qual volta cercarono di portarlo via, sarebbe iniziato a piovere. Ciò fu interpretato come un segno della volontà della Madonna di rimanere in città. I Geranesi, così, per gratitudine, istituirono nel 1740 la prima Infiorata che, tuttora, si svolge la domenica successiva al 25 aprile. «L’arte di fare mosaici con i petali dei fiori, senza mescolarli alla rinfusa», secondo quanto riferiscono i cronisti del tempo, risale, tuttavia al 1625, allorquando Benedetto Drei, responsabile della Floreria vaticana, inizia a comporre un mosaico di fiori davanti alle tombe di Paolo e Pietro nel giorno della loro festa.

Successivamente, in un altro comune del Lazio, Geranzano, s’impose la tradizione di allestire le Infiorate nel giorno del Corpus Domini (nel 1778 per brevi tratti, nel 1782 per un ampio tragitto).

Da qualche anno nei comuni del Vibonese, sull’esempio di quella più antica e conosciuta che si svolge a Potenzoni di Briatico, si è imposta la prassi di organizzare le Infiorate. Le icone disegnate con i petali dei fiori sono varie e curate nei minimi dettagli: madonne, crocefissi, angeli, rispondono a una precisa simbologia. La quinta edizione de "L’infiorata di San Giovanni" è stata organizzata per domenica 6 giugno in coincidenza con il Corpus Domini.

In concomitanza con la solenne processione, le vie della frazione zambronese sono state adornate da alcune raffigurazioni realizzate con i petali dei fiori raccolti nelle campagne limitrofe al centro abitato. Protagonisti indiscussi, la fede popolare e le variopinte tonalità cromatiche mediterranee.

L’evento religioso ha avuto una connotazione spiccatamente votiva ed è stato vissuto dai fedeli con particolare intensità. Le immagini disegnate per le vie del centro abitato sono state divise in quattro aree. Il dato che va messo in evidenza è l’ampia partecipazione della comunità cristiana alla concreta realizzazione della rappresentazione sacro-floreale. Merito, soprattutto, di don Pasquale Sposaro, guida spirituale dei sangiovannesi che ha ispirato, coordinato e organizzato le varie fasi esecutive.

Corrado L’Andolina

Pubblicato su Calabria Ora l’8 giugno 2010, p. 36

Infiorata di San Giovanni - Mosaico lato Sud

 

 

 

Infiorata di San Giovanni

 Mosaico lato nord

 

 

 

 

Infiorata di San Giovanni

 Mosaico della chiesa

 

 

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