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 I 150 anni dell'Unità d'Italia a Zaccanopoli

  Zaccanopoli

La Celebrazione di Zaccanopoli - di Corrado L’Andolina

Zaccanopoli - Niccolò Tommaseo, figura tra le più importanti del Risorgimento, affermava: «Uomo che pensa senza parola, è come uomo che mangia senza bocca». E la parola è stata il filo conduttore della celebrazione dell’unità d’Italia che si è svolta lo scorso lunedì a Zaccanopoli. Una parola che ha ridato vitalità a idee, uomini ed eventi complessi che furono la forza trainante del processo unitario. E d’altronde, le vicende legate al Risorgimento traggono la loro linfa vitale da un movimento politico e culturale variegato ma saldamente ancorato a un’idea di nazione libera, fiera e indipendente. Un movimento che ottenne significativi successi anche in forza della parola.

Organizzatore dell’evento, il Comune che ha operato con l’ausilio delle scuole del posto. Docente che ha impartito la Lezione, la scrittrice Anna Pascuzzo la quale, in apertura ha letto una poesia di Eleonora Pimentel Fonseca.

L’autrice e voce narrante ha ripercorso, poi, i centocinquanta anni della storia patria attraverso la lettura di alcune composizioni di Ippolito Nievo, Alessandro Manzoni, Paola Masino, Lalla Romano, Renata Viganò, Pier Paolo Pasolini e, in conclusione, con il testo della canzone "Viva l’Italia" di Francesco De Gregori.

A seguire, gli esercizi di canto e recitazione degli allievi. A tale proposito, Francesco Laganà, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Tropea, Don Francesco Mottola, ha voluto ringraziare i docenti per l’encomiabile lavoro svolto ed ha sottolineato «sia l’apporto determinante della scuola nel percorso unitario della nazione, sia quello di molti eroi risorgimentali dell’area, come Antonio Pietropaolo».

Soddisfatti per la puntualità e la precisione esecutiva i tre docenti, responsabili scolastici: Orsola Calzona, Regina Limardo e Antonio Ranieri. Al termine della Lezione, la prima a prendere la parola è stata il prefetto Luisa Latella che ha rimarcato il valore assoluto dell’Unità: «Un secolo e mezzo fa - ha affermato - si è concretizzata un’unione politica che era già culturalmente preesistente. La diversità di orientamenti, costumi e tradizioni, rappresenta, ieri come oggi, una grande ricchezza per il Paese che va preservata anche attraverso queste iniziative, capaci di incidere positivamente nella memoria delle giovani generazioni e delle loro famiglie».

A seguire, il consigliere regionale Bruno Censore: «Occorre partire dai valori condivisi e creare significativi momenti di coesione. In tal senso, la Costituzione rappresenta una base solida cui ispirare la propria azione». Dal canto suo, l’assessore provinciale Michelangelo Mirabello ha sollecitato «la costruzione di una civiltà dell’identità che abbia nella scuola il suo motore principale».

E’ stata poi la volta della guida spirituale degli zaccanopolesi, don Francesco Sicari che, sulla scia del pontefice ha ricordato «l’apporto della Chiesa nella cementificazione del tessuto nazionale» e «la necessità di un solido equilibrio tra l’unità d’Italia e la valorizzazione delle comunità locali».

In conclusione, il sindaco Pasquale Caparra ha chiesto un minuto di raccoglimento per commemorare le vittime del terremoto giapponese. Il primo cittadino ha poi assicurato che «i valori racchiusi nel tricolore, frutto di memorabili battaglie politiche, sociali e culturali, saranno preservati nel tempo e costituiranno l’eredità più preziosa che sarà trasmessa ai cittadini del domani».

Al termine dell’intervento, il vice presidente regionale dell’Avis, Biagio Cutrì, ha consegnato al sindaco un quadro raffigurante: Cavour, Garibaldi e Mazzini.

Fra le autorità presenti: gli amministratori locali, Giuseppe Navarra sindaco di Rombiolo, Pasquale Landro sindaco di Zambrone e il partigiano zaccanopolese Domenico Mazzitelli.

Corrado L’Andolina - Pubblicato su Calabria Ora il 18 marzo 2011, p. 33

L'intervento del dirigente scolastico Francesco Lagana

I bimbi della scuola materna di Zaccanopoli

L'intervento del sindaco Pasquale Caparra

Il parroco don Francesco Sicari

Il Prefetto e gli amministratori di Zaccanopoli

Il sindaco e i relatori

Il pubblico della manifestazione

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