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Zaccanopoli: l'Oratorio 2009
Chiesa e società ZACCANOPOLI, ECCO IL NUOVO ORATORIO di Corrado L’Andolina Zaccanopoli Tra il 1905 e il 1908 la Calabria cede ai colpi di eventi tellurici violenti e implacabili. Gli edifici di culto, nella maggior parte dei casi sono cancellati dalla geografia dei luoghi. La fede in Cristo, però, a dispetto dei terribili episodi sismici rimane salda come una roccia di granito. Prova ne è che i primi immobili ad essere realizzati furono proprio le chiese. A Zaccanopoli, ad esempio, venne ricostruita rapidamente la chiesetta intestata alla Madonna del Carmelo. Negli anni Settanta, la curia, di concerto con la parrocchia e l’amministrazione comunale decise di ripristinare l’immobile, ormai vetusto e fatiscente. Seguì la demolizione e ricostruzione dell’edificio. Al pian terreno vennero realizzate una piccola cappella per il culto della Madonna del Carmelo e altre stanze. Il piano superiore, dotato di tutti i servizi necessari alla sua abitabilità. Dal 2006 in tale immobile si svolge l’attività catechistica. La scorsa estate i fedeli del posto, sollecitati da suor Gemma del Cottolengo di Tropea, hanno chiesto al sacerdote di organizzare in tale struttura l’oratorio parrocchiale. Don Francesco Sicari, guida spirituale degli zaccanopolesi ha accolto positivamente la richiesta e si è prodigato per la sua rapida organizzazione. Cosicché lo scorso otto dicembre si è svolta la cerimonia d’inaugurazione. Durante il suo intervento, don Francesco Sicari si è soffermato su tre aspetti di prioritaria importanza che dovrebbero orientare l’attività del centro giovanile: «La prima finalità dell’oratorio è coniugare il gioco con la formazione. La seconda, coinvolgere la famiglia nella formazione educativa dei figli. La terza, formare onesti cittadini e buoni cristiani». Di seguito è stata mostrata agli astanti la targa posta all’esterno dell’oratorio. L’immagine prescelta è quella di Pinocchio, accompagnata da alcuni versi poetici. I primi sono di Pablo Neruda: «Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé». I secondi di Dante Alighieri: «Infatti, non dobbiamo dimenticare che tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini». Versi che hanno catturato l’attenzione dei presenti emozionandoli nel profondo del cuore. Don Francesco Sicari, poi, ha motivato la scelta del logo, citando il cardinale Giacomo Biffi: «Pinocchio è una fiaba, ma racconta la vera storia dell’uomo. Pinocchio è il simbolo più popolare dei bambini e della loro voglia di crescere». La cerimonia d’inaugurazione si è conclusa con la consegna della tessera ai bambini e ai ragazzi iscritti all’oratorio, in tutto settanta, che, ogni sabato pomeriggio, verranno seguiti nelle loro attività. Corrado L’Andolina Pubblicato su Calabria Ora il 10 dicembre 2009, p. 35 |
La targhetta con Pinocchio |
I ragazzi mentre ricevono la tessere dell'oratorio |
L'oratorio di Zaccanopoli |
L'intervento di don Francesco Sicari |
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