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 Zambrone Marina    Comune di Zambrone

Capo Cozzo: dove dormono i Gabbiani

Capo Cozzo: Paradiso del Sub

 >>====> Zambrone

La Redazione del Poro.it  al mare di Capocozzo

Capo Cozzo ...di Sera

La Marina e lo Scalo di Zambrone

Zambrone Scalo e Marina vista da Daffinà

Zambrone - Capo Cozzo - Estate 2007

" Là, dove dormono i.... Gabbiani "  di Francesco Fiamingo

L’altoparlante della stazione annuncia dieci minuti di ritardo sul treno regionale Lamezia Terme - Reggio Calabria, quando attraversiamo i binari e c’incamminiamo lungo il viottolo di terra battuta in direzione mare.

Attraversiamo un terrazzo di migliaia di metri quadri tra l’erba selvatica parzialmente secca ed ancora bagnata dalla rugiada del mattino. A pochi metri sul lato sinistro, il verde degli arbusti caliptus separa quest’area naturale, quasi selvaggia, dai villaggi turistici. In mezzo alla folta erba si elevano grossi massi di roccia granitica, cespugli di fico, canne e finocchio selvatico.

Il viottolo, con qualche diramazione trasversale, prosegue sempre verso il mare fino a raggiungere uno strapiombo. Un’incantevole immagine ci cattura lo sguardo, con le leggere onde che si adagiano sulla bianca spiaggia, e spruzzi di schiuma bianca che danzano intorno ai piccoli scogli. La spiaggia ancora adombrata dalla parete rocciosa è parzialmente occupata da uno stormo di gabbiani. Alcuni di loro si muovono e, battendo le ali, si alzano in volo.

Iniziamo la discesa, inoltrandoci lungo i tornanti sul versante opposto, tra la frescura di piante di mortella ricche di fiori bianco giallastro, il cui profumo inebriante, ci accompagna fino in fondo. Alla nostra vista, si presenta una scogliera, completamente illuminata dal sole che, staccandosi dalla parete, a testa di leone, si specchia sulle azzurre e limpide acque. Solo poche decine di metri, ci separano dalla spiaggia, ci muoviamo in silenzio tra i massi costeggiando la parete rocciosa.

I gabbiani sono sempre lì in gruppo, ma appena avvertono la nostra presenza, si staccano in volo rasentando le acque dileguandosi verso gli scogli più lontani. Uno di loro, incurante della nostra presenza, è rimasto solo, assopito su uno scoglio. Solo per qualche ora, potrà condividere con noi il silenzio e la frescura del mattino. Sulla sabbia si notano le orme e piume disperse qua e là lasciate dai gabbiani. Camminiamo indisturbati, possiamo scegliere la parte soleggiata o quella al fresco; siamo per qualche ora gli unici padroni della spiaggia a godere il profumo ed il fluttuare delle onde.

Entrando nell’acqua ed arrampicandosi su uno dei tanti scogli, attraverso le limpide acque, si può ammirare il fondale bianco, intervallato da chiazze granitiche scure, branchi di pesci di varie dimensioni e la presenza di filiformi aguglie, che con velocità supersonica attraversano il branco disperdendolo. A largo, le motonavi turistiche solcano il mare dirette verso Tropea e le Isole Eolie, mentre di tanto in tanto, sopra di noi, si sente il rumore di un treno in transito.

Dopo qualche ora di solitudine, dalla carreggiata proveniente dal villaggio, gruppi di persone arrivano sulla spiaggia; altri, a bordo di un pedalò, sbucano da dietro gli scogli. Due gommoni, sbarcano sulla riva un gruppo di turisti, ed a largo un veliero punta dritto verso di noi. L’incantevole baia si tinge di colori e di voci.

Non appena la temperatura inizia a salire, lasciamo la spiaggia e c’incamminiamo sui ripidi tornanti del ritorno, dove incontriamo tanti gruppi in arrivo; ci scostiamo, facciamo passare, ci chiedono: ”è bello, è bello ? è limpido? Altri, invece, si soffermano sui margini dello steccato ad immortalare, con immagini fotografiche, lo spettacolo che la natura gli offre.

Finita la parte ripida della salita ci soffermiamo alcuni secondi per dare un ulteriore sguardo. Il sole, che ormai è alto, illumina di un bianco splendente la piccola baia, ci distacchiamo con fatica, mentre qualche goccia di sudore, tinge il nostro volto; è necessario proseguire, sicuri di ritornare ancora,

" là, dove dormono i gabbiani ".     Francesco Fiamingo

La Baia di Capo Cozzo

La Spiaggia di Capo Cozzo

La Spiaggia di Capo Cozzo

Il Mare turchese di Capo Cozzo

Il Mare di Capo Cozzo

Mare limpido con il pesce "Aguglia"

L'albero di Mortella fiorito

Rientro dalle Eolie

I Gabbiani di Capo Cozzo

Il Riposo dei Gabbiani

La baia di Capo Cozzo

La spiaggia di Capo Cozzo

Gli scogli di Capo Cozzo

Verso Le Eolie

Gli Scogli a forma di testa di Leone

La Spiaggia di Capo Cozzo

Gli Scogli a forma di testa di Leone

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Zambrone: Capo Cozzo " Paradiso del Sub" immagini:  Estate 2008

   di Tommaso Prestia

La campagna selvaggia sopra Capo Cozzo subito prima discesa

La discesa a piedi sopra Capo Cozzo

La discesa sopra Capo Cozzo

verso la spiaggia del

Paradiso Sub

Ultimo Tratto della discesa a Piedi

La spiaggia di Capo Cozzo vista da sud

La spiaggia di Capo Cozzo vista dalla scogliera

La spiaggia di Capo Cozzo vista dall'alto

Una piccola spiaggetta di Capo Cozzo

Mare e scogli di Capo Cozzo

Alcuni scogli di Capo Cozzo

Ragazzi che si tuffano dagli scogli Capo Cozzo

Lo scoglio a testa leone di Capo Cozzo fra due scogli

Lo scoglio a testa leone di Capo Cozzo

Scogli di Capo Cozzo - La Piccola Piscina Naturale

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La Redazione del Poro.it preferisce la spiaggia di Capocozzo.

Mare di Capo Cozzo  07.09.2010 - Maria Neve, Francesco Fiamingo, assieme a Tommaso Prestia, fra i più importanti collaboratori del sito, gioiosi nelle acque di Capocozzo.

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Zambrone:  Capo Cozzo  ....di Sera  Estate 2008                 di Tommaso Prestia

La spiaggia di Capo Cozzo di sera

I tramonti da Capo Cozzo

I tramonti da Capo Cozzo

La spiaggia di Capo Cozzo vista da sud

La spiaggia di Capo Cozzo di sera

La spiaggia di Capo Cozzo di sera

La spiaggia di Capo Cozzo di sera

Dalla discesa verso la spiaggia di Capo Cozzo

La discesa verso la spiaggia di Capo Cozzo

Rientro a casa dalla spiaggia di Capo Cozzo di sera

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