calabria.gif (532 byte)

logo.JPG (15023 byte)

 Francesco Fiamingo   Poeta e Scrittore del Poro

   Consacrata la sua Poesia nei Concorsi di Paestum, Tropea, Monterosso e Vibo Valentia  

Indice                                                             >>====> Zungri 

Premio Internazionale G. G. Belli a Roma

Concorso di Poesia "Poesia Passione Mia" a Vibo Valentia

Premio Internazionale di poesia: "Poseidonia – Paestum"

Presentazione del Libro di Fiamingo sulla Storia delle Amministrazioni Comunali di Zungri

Concorso di Poesia "Poesia Passione Mia" a Monterosso Calabro (VV)

Concorso di Poesia "Onde Mediterranee" a Tropea (VV)

Francesco Fiamingo è stato anche premiato in 4 edizioni del

"Premio Letterario del Pollino" a Castrovillari e finalista in due

edizioni a Roma, nel Concorso  Sinfonia Dialettale D'Italia".

Vibo Valentia 23 Maggio 2013

Nella sala dell’Archivio di Stato di Vibo Valentia, si è svolta la cerimonia di premiazione della Terza Edizione del Concorso

 "Poesia, Passione Mia"

Organizzato dall’Anteas di Vibo Valentia (Associazione Nazionale Terza Età, Attiva per la Solidarietà).

Il libro con la raccolta delle poesie ammesse alla terza edizione del concorso

Prefazione

Le poesie contenute in questa raccolta sono quelle ammesse dal Gruppo di Coordinamento per la gestione del concorso “Poesia, Passione mia” composto da Cristina Comito, Franco Lo Guarro, Leo Monteleone e Mimmo Chiarella.

A questa terza edizione hanno partecipato 34 autori, che hanno presentato complessivamente 72 poesie, di cui 52 in lingua italiana e 20 in vernacolo calabrese.

Con tale iniziativa, l’Anteas Volontariato, Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà, intende dare un contributo alla cultura ed alla valorizzazione del dialetto.

Alcune composizione sono state particolarmente apprezzate dalla Commissione Giudicatrice per lo spirito, espressi ed i toccanti contenuti.

Presidente Anteas Vibo Valentia - Domenico Chiarella

Gli organizzatori del concorso

Il pubblico presente

La Commissione Giudicatrice, composta da, Masseria Paolo, Fiarè Domenico e Lo Bianco Caterina, ha redatto la seguente graduatoria :

Poesia in lingua italiana

  • Al primo posto: L’ultimo verso della vita - di Paolo Tulelli -  S.Pietro Magisano – CZ

  • Secondo posto: Maria SS.ma della Montagna – di Majio Carmelo – Monterosso Calabro -  VV

  • Terzo posto:   Colloquio – di Galati Angelo Rocco – Polia – VV

Poesia in Vernacolo

  • Al primo posto: I Politicanti – di Giuseppe Durante – Vibo Valentia

  • Secondo posto: Ampena ‘a  vitti – di Roperto Mario – Vibo Valentia

  • Terzo posto:    Da Cascia o Progettu - di Francesco Fiamingo- Zungri - VV

Foto delle premiazioni

Torna Su

Paestum 07-07-2012

Premiati i versi di Francesco Fiamingo al Premio Internazionale di poesia

"Poseidonia – Paestum"  Per la sez.  Poesia in Vernacolo

Premio:

I   Carmine Cesarano (detto Nino) – Nola  (NA)

II  Margherita Neri Novi          - Cefalù  (PA)

III Luigi Salustri                   - Anzio  (Roma)

IV  Francesco Fiamingo             - Zungri (VV)

IV  Eduardo De Biase               - Napoli

V   Pietro Baccino                  - Savona

Menzione di Merito a:

-        Francesco Rizzo – Napoli

-        Maria Aurora Tallarico – Napoli

-        Giorgio Li Vigni – Udine

-        Carlo Cammarota – Salerno

La Giuria del premio composta da:

Ermanno Corsi (Presidente), Giuseppe Funicelli, Costabile Cilento, Pasquale Cristofaro, Mario Ferracuti, Rita Bellelli (segret.)

La Poesia è di casa a Paestum

Quando una società va rotoli, si diceva una volta “aggrappati” alla classe operaia perché qui, si spiegava, si trovano i più e durevoli sentimenti di resistenza. Ora che una nuova, drammatica transizione sembra mettere il nostro Paese con le spalle al muro, chi non intende arrendersi deve “aggrapparsi” alla poesia: qui si trovano i valori e le ragioni della “nuova resistenza” e dell’accettazione delle nuove sfide, su uno scenario di vicende sempre più globali e planetarie. Alla caduta economica, ma ancor più pericolosa è quella etico morale, occorre contrapporre la cultura intesa quale recupero del passato e prospettiva del futuro. Di fronte a chi considera che la dialettica sociale debba esaurirsi tra Paese reale e Paese legale, la via d’uscita sembra quella di ridare protagonismo e autorevolezza al Paese poetico: quello che fa appello alle più genuine fonti d’ispirazione e di creatività, quello dimostra la vitalità di un Paese pienamente avvertito delle proprie potenzialità. La cultura, quindi,  come patrimonio inesauribile. Paestum diventa sempre più il luogo magico dove la creatività poetica trova le espressioni più naturali e convincenti.

Nel 2012 si celebra la diciottesima edizione del Premio internazionale. I diciotto anni vengono considerati,  da tempo, il momento del raggiungimento della maggiore età. Per quanto riguarda  questo Premio, si può dire che esso è diventato maggiorenne subito, fin dalla prima edizione. Lo testimonia un dato oggettivo: l’ampia partecipazione di autori da tutte le regioni italiane ( la poesia conferma il suo grande potere di aggregazione e unificazione nazionale)

************************************

Per me che scrivo questa nota, diventa un dovere ringraziare il Premio perché, proprio grazie ad esso, ho ottenuto l’ambito riconoscimento di essere proclamato Cittadino Onorario di Paestum le cui magiche “rughe”, cioè la meravigliosa stratificazione della sua storia, segnano il rinnovarsi di un incanto inesauribile e sempre avvincente.

Ermanno Corsi

Presidente Premio Internazionale "Posedonia – Paestum" e Cittadino Onorario di Paestum

La premiazione  di Francesco Fiamingo

F. Fiamingo con il Cav. Carmine Cesarano (poeta-scrittore-commediografo) I° classificato

A cura della Redazione di Poro.it

Torna Su

Nota -  Il libro edito da Giuseppe Meligrana Editore, verrà presentato il 12.08.2011 nella giornata di commemorazione dell’evento storico

"1811-2011 - Bicentenario dell’istituzione del Comune di Zungri"-

12.08.2011 Ore 21 in Piazza De Gasperi

Seguirà un concerto del tenore Aldo Jacopino

Note tratte dall’Introduzione di Corrado Landolina

La ricerca dell’autore sulla vicende politiche zungresi del ‘900 si caratterizza per il suo asburgico rigore. La ricostruzione delle compagini amministrative che si sono succedute è precisa sul piano storico e minuziosa sul piano della cronaca. Ma nel lavoro c’è anche la passione di chi vuole dare il suo contributo alla riscoperta della storia locale nel suo dispiegarsi nelle varie situazioni storiche e sociali. Per tutto il secolo scorso, le speranze di riscatto, emancipazione e ricostruzione del tessuto economico sono state riposte nella politica. Il fondamento dell’opera, riveste, pertanto, un ruolo che va ben oltre il semplice racconto degli eventi. Il libro non si limita a snocciolare dati e nomi dei sindaci e degli altri amministratori. Piuttosto, connota con significativa vis storico-letteraria volti, storie, caratteri di ciascuno dei protagonisti di una lunga stagione pubblica per molti versi irripetibile ...................

Il testo, poi, offre alcuni "Quadretti Zungresi" che completano una ricerca, esaustiva e coerente. In questi racconti, sospesi tra la fantasia e la realtà, si delinea l’immagine di una comunità che vive e si alimenta di pluralità valoriale, sentimenti profondi ed elevato acume politico. Nei “Quadretti Zungresi” sono poi tratteggiati, sia pure con sfumature delicate, il senso religioso, le tradizioni e i costumi dell’epoca presa in considerazione. Non mancano, come è naturale, episodi rivelatori di lotte segnate da una conflittualità a tratti anche aspra e persino esasperata ma sempre profondamente umana e orientata dall’amore per il territorio e per un’incondizionata ricerca del bene comune. Francesco Fiamingo, in tal modo, rende omaggio a un segmento della storia zungrese destinato ad accrescere la conoscenza su fatti, nomi ed episodi che hanno avuto un’incidenza profonda nelle coscienze dei suoi abitanti e di quanti, direttamente o indirettamente, abbiano frequentato questo lembo di territorio calabrese .........

Da segnalare la ricca e meticolosa ricerca fotografica. Volti segnati dal lavoro e talvolta da una povertà materiale in chiaro contrasto con la ricchezza di spirito e di iniziativa di un popolo laborioso che ha sempre considerato la gestione della res pubblica un momento laicamente sacrale. Fotografie che catturano espressioni individuali antiche, rivelatrici di saggezza e sapienza. Fotografie che immortalano episodi e momenti antichi, in cui è possibile constatare, nell’immediato, una frugalità di animo, indice di umanità sconfinata. Francesco Fiamingo con l’opera realizzata e con il felice accostamento della scrittura rende tutto ciò tangibile e concreto.

A futura memoria e non solo. L’analitica operazione posta in essere dall’autore, infatti, aiuta a comprendere il presente con tutte le sue problematiche e le sue variegate sfaccettature, ma anche con la generalizzata e tenace volontà, pubblica e privata, di migliorare l’ambiente, la società, la dinamica istituzionale. A proposito del testo in esame, c’è poi un altro dato che vale la pena sottolineare. L’amore per la scoperta, la catalogazione di dati e fatti e la loro cristallizzazione nella parola scritta. È come se l’autore avesse gettato un seme in un terreno fertile, ma per un certo periodo rimasto incolto. Metaforicamente, la riproposizione di un gesto ancorato alla civiltà contadina che si proietta nell’attualità con tutto il suo vigore. Situazioni e operosità d’altri tempi, ma anche di questi tempi. Alle nuove generazioni, il compito di raccoglierne i frutti e di porre, a loro volta, altri semi ..............

Corrado Landolina

Note biografiche dell’autore.

Francesco Fiamingo è nato a Zungri nel 1947. Attualmente in pensione, è stato quadro aziendale in diverse società chimiche quali Società Italiana Resine, Montedison, Istituto Donegani- Novara, Basell. Autore di poesie dialettali, è presente in varie antologie.

Ha ottenuto importanti riconoscimenti in numerosi concorsi poetici come “Il Premio Letterario del Polllino” a Castrovillari e “Sinfonia Dialettale d’Italia” a Roma. Nel 2011 ha vinto il  “Tropea: Onde Mediterranee” a Tropea e “Poesia, Passione Mia” a Monterosso Calabro.

Sposato, padre di tre figli, vive a Zungri, dove collabora costantemente con il sito  www.Poro.it nella ricerca della storia, della cultura e delle tradizioni del territorio.

Torna Su

" Chiaccheri i Vecchiaia " 1° Premio al Concorso di " Poesia Passione Mia "

In sottofondo la Poesia recitata dall'autore.

Il tavolo della giuria

La sala della manifestazione

La manifestazione organizzata dalla sezione provinciale di Vibo Valentia "Anteas" (Associazione Nazionale terza età attiva per la solidarietà) con il patrocinio del centro servizi per il volontariato si è svolta a Monterosso Calabro (vv)  nei locali del "Museo della Civiltà Contadina ed artigiana della Calabria"

(Museo d’Europa) - Monterosso Calabro 08.06.2011

******************************************************

 Anteas

Seconda Edizione

Concorso

“Poesia, passione mia

In vernacolo calabrese

VV     2001

Primo Premio

A  Francesco Fiamingo

Zungri  VV

Con la poesia:“Chiaccheri  i Vecchiaia"

 

La recitazione del testo "Chiaccheri i Vecchiaia " da e di Francesco Fiamingo

Il presidente della Pro Loco di Monterosso Calabro Totò Chimirri, premia

Francesco Fiamingo

La targa ricordo del premio

Il testo della poesia Premiata

"Chiaccheri i vecchiaia"

 Pensi arredi e 'tti luci a menti,

 'nc'era pocu, quasi nenti,

 e 'rricordi quandu giuvanehjeu,

 u mastru ti provava u vestitehjiu,

 cauzi curti e na' giacchetta,

 poi, na' scrimicehjia 'ntesta,

  'ddui liri pa' na sciribetta,

 e 'ssì ca trasia pe' ddaveru a festa.

 E a sira, intornu a rota du vraceri,

 cu n'appenicchia i luci di candileri,

 i mani, torcenu fili di lana, cordi e testali,

 e i paggini du sillabariu, parravanu di littari e vocali.

 Si cuntavanu storihji d'ahjieri, faravuli e prehjieri,

 mentri i tanti giuvanehji,

 quantu 'ndi cumbinavanu malasumeri!!

 Cu 'mmenza tiranta e na' baddehjia,

 fuhjienu e ribbehjiavanu na' vinehjia.

 Mo, chi 'nta ll'anni, vecchiu e malandatu,

 contiunui a riminiari storihji du passatu,

 t'illudi ca u proverbiu è sempri sinceru,

 " si stava megghiu, quandu si stava pehjiu ".

 Ma, 'nta menti e cori tohji,

 cu sti chiaccheri ti consoli e t'inganni,

 tantu u veru rimpiantu chi 'vvohji,

 sunnu sulu a saluti e l'anni.

Il volumetto con i testi delle poesie

Immagine di Monterosso Calabro e del museo della civiltà contadina e artigiana

a cura della redazione di Poro.it

Ai versi di Roperto e Fiamingo il premio di poesia dell'Anteas

Gazzetta del Sud del 14-06-2011 - Maurizio Onda

Monterosso Calabro

Si è conclusa, con grande concorso di autorità e di pubblico, la seconda edizione del concorso "Poesia, passione mia", promossa e curata dall'Anteas della Cisl. A partecipare a questo importante appuntamento culturale, che ogni anno si svolge nel comune di Monterosso Calabro con sempre maggiore successo, sono stati 21 concorrenti e sono state messe a concorso ben 42 poesie di cui 27 in lingua italiana e 13 in vernacolo. Alla buona riuscita della manifestazione hanno collaborato attivamente Antonio Chimirri, membro dell'Anteas, e il gruppo di coordinamento del concorso composto da Giuseppe Mazzitelli, Caterina Brasca, Maria Concetta Serrao e Leonardo Monteleone. Hanno offerto il loro patrocinio la Federazione nazionale pensionati, il Centro servizi per il volontariato di Vibo Valentia e l'amministrazione comunale di Monterosso Calabro. Erano presenti, oltre ai numerosi poeti partecipanti, il segretario generale della Fnp Salvatore Giuseppe Saragò, il presidente dell'Anteas Domenico Chiarella con i vicepresidenti Francesco Lo Guarro e Cristina Comito. In rappresentanza dell'amministrazione comunale di Monterosso ha presenziato l'assessore alla cultura Rosa Maria Bellissimo. La selezione delle poesie messe a concorso è stata effettuata da una commissione che ha lavorato sodo, riscontrando non poche difficoltà a scegliere i vincitori. Molte delle composizioni che non sono riuscite a vincere sono state apprezzate dalla commissione per lo spirito, i sentimenti espressi e i toni toccanti del loro contenuto.

«In questo nostro mondo in cui l'umanità corre sempre più velocemente – ha detto il presidente Domenico Chiarella – fermarsi un attimo a riflettere su questi versi serve a ritrovare i sentimenti sopiti che ciascuno di noi porta nel cuore».

Dopo la lettura delle poesie in gara, dette personalmente dai rispettivi autori, la commissione ha proclamato i primi tre vincitori. Al primo posto si è classificato, per la poesia in lingua, Mario Roperto con la lirica «Poi che la nera parca» e, per la poesia in vernacolo, Francesco Fiamingo con la lirica «Chiaccheri i vecchiaia». Al secondo posto si è classificato, per la poesia in lingua, Bruno Chiaravalloti, con la poesia «A mia madre» e, per la poesia in vernacolo, Lino Bulzomì con la poesia «Mi piaci...». Infine, al terzo posto, è arrivato, per la poesia in lingua, Palma La Bella con la lirica «L'orizzonte!», per la poesia in vernacolo, Vincenzo Cupi con la poesia «Carvariu anticu...».

I vincitori sono stati premiati con una targa offerta dall'Anteas. Al termine della manifestazione, tutti i partecipanti si sono ritrovati nella sala del museo cittadino per prendere parte a un lauto buffet.

Torna Su

La Commissione Esaminatrice di Onde Mediterranee composta da:

  • a- Dott.    Gaetano Antonio Burzese (presidente)

  • b- Dott.    Giuseppe Meligrana (segretario s.d.v.)

  • c- Prof.ssa Elisabetta Rombolà

  • d- Prof.    Giovanbattista Ruffa

  • e- Dott.ssa Tania Ruffa

  • f- Dott.ssa Anna Sambiase

Ha conferito a Francesco Fiamingo – Zungri (VV)

il I° posto – Onda Terza, Poesia in Vernacolo con il testo

"Centu cinquant’anni"

Motivazione:

"E’ una poesia che ben si inserisce nel filone classico della poesia calabrese, poesia denuncia, di memoria storica, ben ritmata con una musicalità propria che la fa gustare nei suoi diversi passaggi. L’autore, che guarda al passato e si interroga sui tanti perché, chiude con un interrogativo senza risposta ma molto significativo."

Nota:

Il premio è stato consegnato dal dott. Giuseppe Rodolico, consigliere provinciale Vibo Valentia.

La Commissione Esaminatrice durante la Premiazione

Francesco Fiamingo mentre recita la sua poesia "Centu cinquant’anni"

Centu cinquant’anni

 Passsaru centucinquant’anni,

senza gloria e tanti 'nganni,

da quandu Peppi u cumandanti,

sutta na bandera,

‘ndi misi a tutti quanti.

Si dissi, "ficimu l’Italia",

" arrivau a giustizia, arrivau a libertà! "

Ma, quali fù a verità ?

L’eredi du 'rrè Ferdinandu

perdiu u scettru du cumandu,

i gnuri, cangiaru tuttu e nenti,

i porti allestiru i bastimenti,

e u populu cafuni,

s'elevau u titulu a terruni.

Francischellu,

’nto vecchiu e sciancatu regnu,

avia frabbichi, cultura e 'ngegnu,

poi, "facio mì e fai tì",

ficeru i sordi e s’arricchiru sempri lì;

mentri plebbi, gnuri e patruni,

prepararu,

cui a valiggia e cui a scatula i cartuni.

‘Nto  bisognu, fummu tutti a ‘hjiancu,

dezimu tuttu,

siduri, ‘ntelligenza e sangu;

mo, cu avi vuci e dinari,

predica a separazioni fiscali,

e ‘ccu è mutu, e no avi tantu,

'nci resta,

a devuzioni a ‘nchunu santu,

nu misi i sulleuni all’annu,

i vecchi, l’illegalità e u rimpiantu.

Eppuru, si parra tantu, ca bisogna festijhiari !

"Ma, sta storia,

'ffù ‘ppe ‘nnui, nu veru affari" ?

Cento cinquant’anni

Sono trascorsi cento cinquant’anni,

senza tanta gloria e con tanti inganni,

da quando il comandante G.pe Garibaldi,

sotto la bandiera italiana

ci ha messo a tutti quanti.

Si disse, abbiamo fatto l’Italia,

è arrivata la giustizia, è arrivata la libertà.

Ma, qual è stata la verità ?

L'erede del Re Ferdinando di Borbone,

ha dovuto lasciare il Regno di Napoli,

l’aristocrazia padronale, s’inventò

i cambiamenti per non cambiare nulla;

sui porti di mare furono costruite le navi bastimenti e per il popolo "cafone", povero e oppresso,cambiò solo il nome in "terrone".

Il vecchio e sgangherato regno di Napoli,

in precedenza, aveva le sue fabbriche,

gente di cultura e tanto ingegno,

poi arrivarono quelli del Nord,

chiusero le attività autonome del Sud,

e la produzione e la ricchezza

si concentrò sempre sui loro territori;

mentre, contadini, signori e padroni

hanno dovuto fare chi la valigia

e chi la scatola di cartone.

Nel bisogno siamo stati sempre

fianco a fianco, abbiamo dato tutto,

sudore intelligenza e sangue;

Adesso chi ha potere e danaro, pretende

la” separazione fiscale”e a chi non

ha voce politica e potere,

non gli resta che affidarsi alla devozione

di qualche Santo, accontentarsi

del mese di vacanze ogni anno,

convivere con una popolazione anziana,

una illegalità diffusa, e il rimpianto...

Ai giorni nostri, si parla di festeggiamenti,

ma questa storia per il Sud, fu "un

vero affare ?"

Francesco Fiamingo è andato anche il premio speciale offerto dallo sponsor della manifestazione Giuseppe Meligrana Editore:

"La pubblicazione di una raccolta di poesie inedite"

Francesco Fiamingo viene premiato dal dott. Giuseppe Rodolico V. Sindaco di Tropea

Francesco Fiamingo mentre recita la sua poesia

Francesco Fiamingo durante la premiazione con moglie ed amici

Francesco Fiamingo con l'attestato e la coppa del 1° classificato

il concorso

Zungri, Premiati i versi di Francesco Fiamingo

Zungri - L’ottava edizione del premio di poesia "Tropea: onde mediterranee" ha percorso, qualche giorno fa, un’altra tappa. All’evento letterario tropeano il primo classificato è stato Francesco Fiamingo, da Zungri, al quale è stato assegnato anche il premio istituito da Giuseppe Meligrana editore “La pubblicazione di una raccolta di poesie inedite”.

L’autore è originario e vive a Zungri. Da sempre è un attento studioso di antropologia e storia locale. La sua personalità versatile lo ha portato ad esplorare, ormai da molti lustri, anche altri ambiti del sapere, tra cui quello della poesia. Collabora attivamente con alcuni siti dedicati al territorio provinciale e, spiccatamente, all’area di Monte Poro. Partecipa, inoltre, alle iniziative poste in essere dal circolo culturale zungrese “Primavera”.

Francesco Fiamingo conosce la storia della comunità in cui vive, come pochi altri e, soprattutto, ne ha approfondito l’humus socioculturale, con tutto il suo carico di dubbi e certezze, rabbia e rassegnazione. Questa conoscenza, presente anche nella composizione premiata “Centu cinquant’anni” è dedicata al percorso dell’unità d’Italia. La poesia, declamata nel corso della serata dallo stesso autore, però, non è scevra da posizioni critiche verso i tanti obiettivi mancati dalla storia patria, specie con riferimento alla cronica condizione di difficoltà economica e sociale del Sud.

Questa la motivazione alla premiazione resa dalla giuria:

  • «E’ una poesia che ben si inserisce nel filone classico della poesia calabrese, poesia denuncia, di memoria storica, ben ritmata con una musicalità propria che la fa gustare nei suoi diversi passaggi. L’autore, che guarda al passato e si interroga sui tanti perché, chiude con un interrogativo senza risposta ma molto significativo».

L’interrogativo menzionato è il seguente: «Ma, ‘sta storia, ‘ffù ‘ppe ‘nnui, nu veru affari ?». Difficile rispondere con una battuta. Il Ciardullo, già qualche decennio or sono, però, invitava i calabresi alla ribellione morale, con i seguenti versi: «Calavrisi, jettati la sarma, / finalmente, ca l’ura è venuta / e lu fuocu sbampati de l’arma, / ca vidimu s’ancunu lu stuta, / E ssu focu verace e cucente sutta cinnera troppu è restatu... ».

Corrado L’Andolina - Pubblicato su Calabria Ora il 13 maggio 2011, p. 38

Torna Su

ACCADEMIA GIUSEPPE GIOACHINO BELLI

Istituzionalizzata da Roma Capitale e dalla Regione Lazio

via Casilina n.5/l - 00182 Roma (Piazza Porta Maggiore)

tel. 06.70307000 - 06.83772667 (anche fax)

e.mail: accademia.belli@tiscali.it - accademiaggbelli@tiscali.it

siti web: www.accademiabelli.com - www.giusepperenzi.com 

Premiazione:

VENERDI' 13 DICEMBRE 2013 alle ore 17.00

Campidoglio - Sala della Protomoteca 

Con il patrocinio di:

  • Il Premio Internazionale G. G. Belli gode:

  • dell’Alto Gradimento del Presidente della Repubblica

  • dell’Alto Patrocinio del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministero Beni Culturali

  • della Presidenza della Giunta e degli Assessorati alla Cultura della Regione Lazio

  • della Presidenza della Commissione Ambiente, della Commissione Sanità, e della Commissione Affari Istituzionali della Regione Lazio

  • della Presidenza della Giunta Provinciale di Roma e dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Roma.

  • del Sindaco di Roma, dell’Assessore alla Cultura e della Presidenza della Commissione Cultura del Comune di Roma.

  • della Sopraintedenza ai Beni Monumentali di Roma.

Sponsorizzato da:

  • Il Premio Internazionale G. G. Belli è sponsorizzato da:

  • Presidenza del Consiglio dei Ministri Dir. Generale Editoria

  • Ministero Beni Culturali Dir. Generale Beni Librari

  • Presidenza del Consiglio della Regione Lazio

  • Con il sostegno ed il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma

  • Conf-Commercio di Roma

  • E.N.E.L. Ente Nazionale Energia Elettrica

  • A.C.E.A. (azienda comunale energia ed ambiente di Roma)

  • Ivlas spa Martini & Rossi di Roma

  • Festival della Nuova Canzone Romana

  • Deas spa (azienda di consulenze psicologiche e del lavoro)

È prevista, salvo complicazioni o eventi non previsti o non prevedibili, per 13 Dicembre 2013 dalle ore 17.00 alleore 19.30 circa. 

La premiazione avverrà, salvo eventi non previsti e/o non prevedibIli allo stato, nel Palazzo del Campidoglio, presso il noto e prestigioso Salone della Protomoteca, alla presenza del Sindaco di Roma, o dell’Assessore alla Cultura del Comune di Roma, o di altre Autorità Istituzionali rappresentanti Roma Capitale, il Ministero Beni Culturali, la Regione Lazio, la Provincia di Roma, ed altri Enti ed Istituzioni pubbliche e private. E’ prevista in quella sede la proiezione di un filmato con immagini tratte da Bartolomeo Pinelli, e note sulla vita e le opere di Giuseppe Giochino Belli, oltre ad uno spettacolo di canzoni romane interpretate da un noto cantante romano professionista. Verranno anche consegnati alcuni riconoscimenti d’onore ufficiali di “Accademico Onorario” e di “Socio Onorario” a personalità particolari che si sono distinte nel corso dell’anno 2013 per cultura, professionalità, arte, attività sportiva, spettacolo, e romanità ecc.

Il numero dei  testi pervenuti  al Concorso 2013 è stato di 4600 per tutte le sezioni; Il numero di partecipanti 880.

Tra i finalisti del premio, per la sezione dialettale, presenti in sala per la regione Calabria, Francesco Fiamingo di Zungri e Bruno Salvatore Lucisano di Brancaleone (RC) con la poesia  “HJIURI I PLASTICA” e il testo “denuncia” di Francesco Fiamingo

Pubblicato nell’antologia 2013 dall’Accademia G. G. Belli

‘Nto  mundu cu cumanda ?

Si  nu  jornu ’ncunu ti dumanda,

‘nto mundu cu cumanda?

Rispundi puru cu ‘ddoluri i panza:

”I banchi e a  finanza”.

Nu jiornu ti fannu riccu i carti e paroli,

l’autru ti dassanu  a ‘ssiccu e senza soli,

miseri e suli, crudi e nudi .

Intantu, u schermu da televisioni,

parra i licenziamenti,  integrazioni e recissioni,

di miliardi chi fannu na fumata,

di genti povera e disperata,

giuventù ignorata e indignata

chi grida:”mo, basta, basta,

a corruzioni,  privileggi e casta.”

Ma, cu  sunnu, ‘dduvi si trovanu,

l’autori di sti mali?

Sunnu a destra e a manca,

pronti m’asciuganu e ‘mmu sarvanu a banca,

mentri cu arranca, pemmu campa,

chiudi l’occhi e ’nnò ‘ssa scampa.

Nu proverbiu i na vota,

parra “du mundu, comu nà rota”,

eppuru, si ‘ggiri annuali,

sunnu  sempri tutti uguali,

ognunu dassa , a propria morali:

“Si  u progressu ‘ndi fici scordari,

u pagghiuni e a faramba sutta a mattuna,

a crisi d’ojhi, ‘ndi servi a ricordari,

ca  sulu  u suduri ‘dda comu fruttu u mangiari

e prima o poi, cu a facili fortuna,

ti  trovi , cu culu ‘nterra

sutta nu chiaru i luna!”

“Nel mondo chi comanda?”

Se un giorno qualcuno ti domanda,

nel mondo chi comanda?

Rispondi pure con dolore di pancia:

”Le banche e la finanza”.

Un giorno ti fanno ricco di carte parole,

l’altro ti lasciano a secco e senza suole,

miseri e soli e spogli di tutto.

Intanto, lo schermo della televisione,

parla di licenziamenti, integrazione e recessione,

di miliardi che vanno in fumo,

di gente povera e disperata,

gioventù ignorata e indignata

chi grida: “adesso basta, basta,

a corruzione, privilegi e casta”.

Ma, chi sono, dove si trovano,

gli autori di questi mali?

Sono a destra e a manca,

pronti a prelevare e salvare le banche,

mentre chi vive di stenti e sacrifici,

chiude gli occhi e la fa finita per sempre.

Un proverbio di un tempo,

paragona “il mondo, come una ruota”

che gira sempre, eppure,

se i giri annuali, sembrano essere tutti uguali,

ognuno lascia, la propria morale:

“Se il progresso ci ha fatto dimenticare,

il salvadanaio nel materasso e la fessura sotto il mattone,

la crisi di oggi, ci serve a ricordare,

che solo dal sudore viene il mangiare

e prima o poi, con la facile finanza,

ti trovi, completamente scoperto,

con il sedere per terra,

esposto  a tutto e agli abusi di tutti.

Ospite della serata, la voce storica di Roma - il cantante Giorgio Onorato

che ha chiuso la kermesse poetica con l’aria lirica “Vincerò” tratta dalla Turandot di Giacomo Puccini

Immagini della Premiazione

 

 

 

 

 

 

 

Torna Su

Home Page >>====> di

logo.JPG (15023 byte)

e-mail:  Piapia@Poro.it

Di Bella ©CopyRight 2000