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 Il Calcio zungrese in 1° Categoria

 La prima squadra del Poro nel 2011    >>====> Zungri 

Zungri – 25.09.2011

Esordio bagnato per la Zungrese

di Francesco Fiamingo

Esordio bagnato sul terreno di casa, per la terribile matricola S.S.D. Zungrese nel “Girone C” di I^ Categoria Regione Calabria, al cospetto della squadra giallorossa del Badolato.

Il debutto, alla prima di campionato, era avvenuto con una vittoria per 2 a 1 in trasferta sul campo di Laureana di Borrello. Una formazione vincente quella zungrese, affermatesi nei due precedenti campionati di terza e seconda categoria. Vincitrice della coppa di lega, la scorsa primavera tra gli applausi di un pubblico numeroso ed entusiasta; l’abbiamo ritrovata, ad inizio stagione 2011-12, in un ambiente alquanto "freddino" per la scarsa presenza della tifoseria locale, e in difficoltà di formazione per la non disponibilità contemporanea di alcuni giocatori, cardine della squadra quali, il difensore centrale e capitano Domenico Raffa e i due centrocampisti Francesco Niglia e Vittorio Fiamingo. Prima dell’inizio di gara, la squadra locale si è raccolta in un minuto di silenzio, per ricordare il giovane Francesco Ficchì scomparso nei giorni scorsi.

La cronaca - Badolato in maglia giallorossa, Zungrese in divisa blù con strisce rosse; arbitra il sig. Torchia di Lamezia Terme. Al 5° - la punizione, da fuori area, di Marco Fiamingo impegna, in una parata a terra, il portiere del Badolato. Al 10° Francolino della Zungrese conclude una brillante azione, con un gesto tecnico in acrobazia, in piena area di rigore; fermato comunque da fuori gioco. Al 15° è Gaudioso per la Zungrese a mancare la rete di testa, a pochi metri dalla porta, su punizione di Crudo. 22° - Punizione del Badolato dai 25 metri, impegna il portiere Lazzaro Cimadoro in una difficile parata. Al 35° Francesco Rombolà, sostituisce l’infortunato Francolino. Si arriva al 41° - punizione dai 30 metri di Marco Fiamingo all’incrocio dei pali; il portiere intercetta e sulla linea di porta irrompe il guizzante Antonio Crudo che insacca per la rete del vantaggio dei padroni di casa. Finisce così un primo tempo dominato, sul piano del gioco dalla formazione ospite, con trame offensive sempre nella metà campo avversaria, senza riuscire a rendersi particolarmente pericolosa, per un’attenta e grintosa difesa della Zungrese nella quale si distingue Gianluca Pugliese in grande spolvero.

L’inizio della ripresa si avvia sotto un diluvio di pioggia. Al terzo, su errore difensivo della Zungrese, il Badolato trova il pareggio con Mellace. Passano pochi minuti e l’arbitro sospende la partita, per impraticabilità di campo.

Il terreno di gioco nei due versanti laterali, lato spogliatoi e tribuna risulta completamente allagato. Compito difficile quello che aspetta i ragazzi guidati dal nuovo tecnico Barone, i quali sapranno sicuramente nel corso del campionato, regalare tante emozioni e soddisfazioni alla tifoseria locale.

Francesco Fiamingo

S. S. D. Zungrese 25-09-2011

La formazione zungrese in un minuto di raccoglimento al centro del campo in ricordo dell’amico scomparso Francesco Ficchì

Squadre schierate al centro del campo

Aree del campo completamente allagate

Il Calendario della 1^ Categoria 2011-2012 Girone C

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Zungri Calcio - Ritorna G. Antonio Limardo nella dirigenza della società sportiva

A cura della redazione di Poro.it

Il Calcio a Zungri e il valore dello Sport

Molte volte si perde di vista il valore dello sport, in quanto spesso si hanno atteggiamenti superficiali e si pensa che sia soltanto una perdita di tempo. Ho fatto il giocatore di calcio, indossando, giovanissimo, anche le maglie della Briaticese e della Rombiolese, ho fatto il presidente per diversi campionati dell’A.S. Zungrese tanti lustri fa ed ho sempre saputo che fare sport è una palestra che ti forma e ti fa crescere bene, allontanandoti da strade sbagliate o pericolose.

Oggi, mi ritrovo di nuovo a far parte dell’A.S.D. Zungrese insieme ad un gruppo di amici volenterosi e dinamici guidati dall’esperto presidente Paolo Raffa. Offro il mio modesto contributo perché ho notato che circa novanta ragazzi, pulcini, esordienti, allievi e prima squadra sono coinvolti in un processo formativo che ha come obiettivo quello di renderli migliori nella vita e senza pagare un centesimo. Una splendida realtà da difendere e sviluppare. Lo sport, infatti, ci insegna soprattutto il rispetto, ci educa a relazionarci con gli altri e quindi ad imparare che nella vita non ci sono nemici ma avversari. Ci insegna la lealtà, imparare a confrontarsi con gli altri e riconoscere il valore dell’avversario. Ci insegna l’umiltà, saper ammettere di aver sbagliato e chiedere scusa, riconoscere i propri limiti ed impegnarsi a migliorare. Questa dote, l’umiltà, è una virtù fondamentale che consente di svilupparne altre come: l’impegno, il sacrificio e la grinta.

Ho visto la squadra in allenamento con quei forsennati ed interminabili giri di campo, la fatica e il sudore, gli esercizi, le arrabbiature e i discorsi tecnici dell’allenatore Lorenzo Baroni che con bravura sta plasmando un meraviglioso gruppo. Ho visto come lo sport è anche socializzazione e amicizia, ti insegna a gioire, ad essere felice, ho visto gli abbracci e sentito gli applausi, come domenica scorsa, per la vittoria ottenuta nella prima giornata di campionato di 1° categoria a Laureana di Borrello. Lo sport insegna anche a soffrire come in coppa Calabria contro il forte Fronti.

Vivere queste emozioni, queste esperienze, ti temprano e ti fanno capire che fai parte di un gruppo che rappresenta la tua comunità. É importante allora sostenere questo progetto sportivo e per questo un doveroso ringraziamento occorre rivolgerlo a tutti i cittadini che collaborano, agli sponsor ed all’amministrazione comunale, per i contributi elargiti che consentono di effettuare le attività sportive così importanti per i nostri giovani. La strada imboccata è quella giusta, ora occorre proseguire lungo il suo percorso.

Antonio Limardo - Pubblicato su Calabria Ora l’1 ottobre 2011, p. 33

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Zungri 10-04-2011

Il Trionfo della Società Sportiva Zungrese

"In due anni raggiunge per la prima volta la prima categoria"

di Francesco Fiamingo

Era  l’estate del 2009 e le immagini del campo di calcio, che abbiamo pubblicato in quell’occasione, evidenziavano uno stato di degrado dell’impianto sportivo, con la presenza, sul terreno di gioco, di sterpaglie varie e un tappeto colorito con  i fiori di malva e margheritine  bianche di camomilla.

A distanza di circa due anni, quella struttura abbandonata a se stessa, è stata recuperata e ristrutturata in un moderno impianto sportivo. L’attività calcistica nel comune di Zungri aveva raggiunto livelli di inesistenza, solo pochi ragazzi frequentavano  questa attività sportiva, attraverso società limitrofe. Il ricambio dell’amministrazione comunale e il suo sostegno,  hanno portato alla costituzione di una nuova società, nella quale hanno confluito la passione, l’impegno e l’esperienza di alcuni dirigenti, con la formazione di un gruppo pieno di entusiasmo a far bene. Sono  stati   recuperati  i giocatori più esperti e inseriti tutti i nuovi ragazzi disponibili nella comunità, con la formazione  anche di un gruppo allievi.

E’ questo un momento in cui, nella piccola comunità di Zungri, si muovono insieme in modo armonioso, l’amministrazione comunale, la parrocchia,  la scuola, la società sportiva e le  varie associazioni; questo comune impegno, atto alla costruzione di iniziative che valorizzano la comunità, porta  anche a dei risultati straordinari, come quello della Società Sportiva Zungrese. In soli due anni questo gruppo sportivo, partendo da zero e senza un campo di calcio in loco,  ha raggiunto l’accesso alla prima categoria calcistica, vincendo  due campionati.

Per i lavori di ristrutturazione del vecchio campo, la squadra ha giocato le partite interne, sul terreno di gioco di Caria, rimanendo imbattuta e vincendo il campionato di terza categoria 2009-2010. La  matricola Zungrese, nella seconda categoria, ha continuato  la sua serie positiva, continuando a giocare sempre sul campo di Caria e disputando davanti al suo pubblico, solo le ultime partite di questo campionato 2010-2011.

Un successo straordinario, legato ad esperienza e carisma del suo presidente, Paolo Raffa, all’impegno e passione del vice Nicola Fiamingo, agli altri dirigenti, le signore M. Rosa Limardo e Patrizia Belvedere, Giulio Fiamingo e Giuseppe Maurici, Mario Crudo (vecchie bandiere del calcio zungrese), Albino Cutuli, Pasquale Raffa e Antonio Pugliese. Accanto a loro, un plauso va al tecnico, che ha guidato questa formazione calcistica, Massimo Cichello per aver utilizzato al meglio le potenzialità tecniche dei giocatori disponibili, tutti provenienti dalla comunità di Zungri.

Intensi allenamenti, forte carica agonistica, compattezza tra i giocatori in campo, sfruttamento delle risorse tecniche dei singoli, determinazione nel risultato, sono stati i cardini del successo di questa formazione.

Nella sua struttura, secondo la nostra visione, hanno avuto un ruolo di rilievo, la sicurezza tra i pali del portiere Lazzaro Cimadoro, la forza fisica e tempismo del  difensore centrale e capitano Domenico Raffa, la regia a centro campo di Francesco Niglia, posizione e talento sud americano, e in avanti con il numero 9 un autentico esplosivo mini attaccante, Antonio Crudo, funambolico, capace di saltare gli avversari come birilli e concludere con determinazione le azioni offensive.

Accanto a loro  e con  merito si sono distinti: Gioacchino Raffa, i fratelli  Vittorio e Marco Fiamingo,  Pasquale e Gianluca Pugliese, Pasquale Raffa, Mattia Limardo, Carmelo Lisa, Francesco Rombolà, Giuseppe Pugliese, Carmelo Trimboli, Francesco  e Domenico Gaudioso, Crudo Fortunato, Domenico Cimadoro e tutti gli altri, con i quali ci scusiamo per la dimenticanza dei nomi, che hanno contribuito al successo della squadra.

La partita di oggi, epilogo di uno straordinario percorso, ha visto di fronte alla Zungrese, la squadra A.S.D. Pannaconi. Il risultato è stato un tennistico  6 -3 a favore della capolista. E’ stata una partita senza storie per i padroni di casa, andati in vantaggio al 5° minuto su inzuccata del capitano Domenico Raffa su azione di calcio d’angolo. Al 15° azione personale dello sgusciante Crudo sulla sinistra, semina gli avversari e impegna il portiere in una difficoltosa deviazione sulla traversa. Al 17°e al 20°,  Rombolà manca il goal del raddoppio, che arriva sempre per merito dello stesso Rombolà  al 30° a seguito di uno scambio in area con Crudo. Due minuti successivi, Crudo, con un rasoterra da fuori area, porta il risultato sul tre a zero. Al 40° Pasquale Raffa, manca la facile rete colpendo il palo. La quarta rete arriva al 42° con un tiro, da fuori area, all’incrocio dei pali, di Francesco Rombolà. Prima della chiusura del primo tempo, sull’unico tiro in porta, il capitano del Pannaconi trova la rete del quattro a uno. Nel secondo tempo la partita  è un continuo fraseggio di palla della squadra di casa, atto a controllare la gara e ripartire in contropiede negli spazi. Così al 50°, Crudo con un abile pallonetto in area di rigore,  fulmina il portiere ed è la quinta rete per i padroni di casa. Al 60°  il n° 10 del Pannaconi accorcia le distanze, sfruttando un rimpallo in area di rigore. Il tecnico della Zungrese, sicuro del risultato, sostituisce nel corso del secondo tempo alcuni giocatori; escono il capitano D. Raffa, Gianluca Pugliese, F. Rombolà, entrano Carmelo Lisa, Giuseppe Pugliese e Mattia Limardo. A cinque minuti dalla fine, firma la sua doppietta il capitano del Pannaconi, con un forte tiro dall’interno dell’area di rigore che batte l’incolpevole Cimadoro. Al 90°, Antonio Crudo, porta il risultato sul sei a tre, realizzando la sua terza rete personale. Ha arbitrato una partita tranquilla, ( nonostante il numero delle reti segnate) il sig. Antonino D’Agostino della sez. di Reggio Calabria.

A cornice della giornata sportiva, il folto pubblico presente sugli spalti ha inscenato brillanti corografie e cantato inni di gioia per i propri beniamini.

A fine partita, squadra e dirigenti al centro del campo, il Sindaco di Zungri, Arch.  Francesco Galati ha reso omaggio alla squadra per il risultato conseguito, consegnando una coppa al capitano Domenico Raffa e medaglia ricordo per giocatori e dirigenti. Poi, spumante per tutti, sfilata per le vie del paese, fuochi pirotecnici  e fiaschetti  di vino fino a tarda notte.

  • Grazie ragazzi, grazie per aver esaltato lo spirito positivo di questo paese, nella vostra gioia di oggi per il conseguimento del brillante risultato sportivo, c’è anche la commozione dei giovani d’altri tempi i quali, pur non avendo conseguito il vostro traguardo, hanno testimoniato con la loro passione la presenza in  questa comunità, del più bel gioco del mondo: "Il calcio."

Francesco Fiamingo

Immagini relative all’evento sportivo

Ingresso delle squadre in campo

Le due squadre al centro del campo salutano il pubblico

Immagini della formazione Zungrese

Il pubblico sugli spalti

La Zungrese vittoriosa saluta il suo pubblico

Il pubblico ringraziamento del Sindaco di Zungri Fr. Galati

I premi consegnati alla squadra

La festa

L’esultanza del capitano Domenico Raffa

Bagno di spumante

Antonio Crudo, cannoniere della squadra con alle spalle cinquanta anni di storia del calcio zungrese- (Peppi Maurici- Nicola Fiamingo – Mario Crudo)

Nonno Peppi ai posteri - "rammentate"

La sfilata per le vie del paese.

La continuità negli anni

Francesco Fiamingo

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Breve storia del Calcio Zungrese - A cura di Francesco Fiamingo

 "Quattro calci, tra aneddoti e ricordi"

Tratto dalla raccolta "Quadretti Zungresi" di Fr. F.

La nascita del calcio nel nostro paese trova origini alla fine degli anni quaranta, quando alcuni reduci di guerra costituirono la prima squadra di calcio, di seguito a questi si aggregarono giovani studenti e artigiani.

La categoria degli artigiani era quella che dava maggiore adesione, si trattava di giovani muratori, sarti, barbieri, falegnami. Il numero di studenti nel paese era limitato, ma alcuni di loro offrivano alla squadra un notevole tasso tecnico, per la provenienza da esperienze scolastiche di seminaristi.

In tutte le squadre locali del tempo spiccavano, per doti tecniche di palleggio, i ragazzi che portavano la maglietta con il numero dieci oppure undici, a imitazione di grandi campioni del calcio nazionale quali i sud americani, Omar Sivori e Anton Valentino Angelillo e lo svedese Nacka Skoclund.

Il primo campo di calcio fu l’attuale Piazza Alcide De Gasperi, in seguito, con la costruzione delle prime tre case popolari fu utilizzata una striscia di terreno del piano regolatore, antistante il vecchio asilo parrocchiale, località al tempo indicata come "cacinarei".

La prima maglietta di calcio era di colore bianco, poi nerazzurra a strisce verticali.

La squadra era formata da nove giocatori, il pallone di cuoio, detto anche di "corazza" era, del tipo con camera d’aria estraibile, chiuso manualmente con un legaccio di spago. Prima d’ogni partita era ingrassato per renderlo più morbido e resistente. Alcuni giocatori, durante la partita, si legavano un fazzoletto alla fronte per evitare di farsi male, con i legacci del pallone, nei colpi di testa.

I pali e le traverse delle porte non erano sempre fissi, spesso a fine partita erano smontati e restituiti a qualche muratore che li aveva concessi in prestito; quando invece rimanevano stabili sul terreno di gioco, a volte, scomparivano per essere, probabilmente, utilizzati nella sistemazione di qualche pergola.

Le partite, per definizione dette amichevoli, erano spesso degli scontri accesi e vibranti tra le squadre in campo; erano annunciate con manifesti murali scritti a mano sul retro bianco di vecchi calendari.

L’arbitro, sempre del paese della squadra locale, era oggetto di contestazione della squadra ospite; spesso le partite erano interrotte con la minaccia del ritiro della squadra. Classico rimane l’atteggiamento del capitano della squadra di Caria il quale, al minimo screzio con l’arbitro, richiamava i suoi compagni ad abbandonare il terreno di gioco al grido " 'a ricota, a ricota", almeno così si racconta...

Negli anni successivi, sul terreno di gioco interessato, furono costruite altre case popolari e si riutilizzò l’area di Piazza De Gasperi. In questo periodo la squadra assunse il nome di "Fulgor Zungri" e indossava una divisa costituita da maglietta di colore verde con una folgore, su dischetto bianco, appiccicata sul petto.

Aneddoti, riguardanti episodi o giocatori, da descrivere sono tanti diamo solo accenno ad alcuni, rimasti storici nella mente degli appassionati. In tanti ricordano del centravanti che, digiuno di segnature da diverse partite, richiamato dal suo capitano Celestino Pietropaolo additava le sue performance negative al rumore della vicina officina e alle grida dei ragazzi a bordo campo !

Un altro giocatore è rimasto nel ricordo della pignoleria sportiva locale. Si tratta di un portiere che, in occasione delle azioni sotto rete della squadra avversaria, saltellava sulle ginocchia e per meglio concentrarsi alla parata sussurrava un animoso fischiettio del Barbiere di Siviglia. Spesso i tempi delle note musicali e la velocità del pallone avevano ritmi diversi, il pallone passava, e il fischio s’inceppava.

Tra i tanti episodi è certamente da segnalare, quello avvenuto durante una partita estiva sul campo di Caria dopo la mietitura e la trebbiatura del grano. Un giocatore in azione d’attacco nella posizione d’ala, nel tentativo d’eseguire un tiro in corsa, scompariva completamente alla visuale dei giocatori e spettatori, andando ad infilarsi dritto in un covone di pula di grano da poco trebbiato. Certamente calcio ruspante d’altri tempi. !

Alla fine degli anni cinquanta, la "Fulgor Zungri" disputava per la prima volta un campionato di Prima Categoria. La squadra era rinforzata con giocatori d’altri paesi, quali Caria e Tropea, le partite interne venivano disputate sul terreno del Luigi Razza di Vibo Valentia.

Squadra e tifosi a seguito partivano con apposito autobus noleggiato dalla ditta Pugliese di Tropea, le funzioni di presidente, accompagnatore e medico sociale erano espletati da, Totò De Vita. I risultati non sempre positivi erano, certamente, compensati da entusiasmo e passione destati tra la popolazione. Un episodio di questo torneo è certamente da ricordare per la sua singolarità; una partita non è stata disputata per "mancanza di palloni"...

Tra i giocatori da ricordare di questo primo periodo, sono certamente gli scomparsi: Antonio Crudo, Gaetano Teodoro, Cesare Limardo, Franco Grasso, Celestino Pietropaolo, Gerardo Trimboli, Attilio Arena, Domenico Latino, Salvatore Alleva.

Segnaliamo inoltre, scusandoci con quelli che ci sono sfuggiti tutti gli altri, Toto’ De Vita, Nicola Crudo, Peppino Grillo, Michele Crudo, il farmacista Francesco Fiamingo, i fratelli Peppino e Pasqualino Mazzitelli, Paolo e Peppino Pisera’, il funambolico Ciccio Bonavota, Camillo Grasso, Umberto Pietropaolo, Giovanni Cimadoro, Latino Raffa, Pino Pascuzzi e Giulio Fiamingo. Quest’ultimo, per la lunga attività agonistica, punto d’incontro di varie generazioni, è considerato il nonno del calcio zungrese.

Nei primi anni sessanta, per le cosiddette partite amichevoli estive in trasferta nei paesi limitrofi, si utilizzava a noleggio quasi sempre, una macchina seicento multipla definita comunemente " 'a Diligenza". E’ ben detto "quasi sempre" perché, per i crediti accumulati, non sempre si rendeva disponibile; "prima u s’inchiana ‘nta machina, ci vonnu i sordi subbra o parafangu" esclamava l’autista. In casi di emergenza si faceva ricorso al furgone per il trasporto di elettrodomestici, detto comunemente anche " 'u traìnu du nonnu ".

Le partite in campo finivano dopo novanta minuti di gioco, ma il seguito era una divertente seconda partita da disputarsi in qualche locale del posto che esponeva, sulla porta d’ingresso, la caratteristica "frasca" o la tabella "si vende vino". Una serata d’Agosto sul tardi, all’esterno di una di queste osterie, si sentì il rumore di una motocicletta. Entrarono due genitori preoccupati del mancato rientro dei figli. Dopo aver preso visione, ordinarono all’oste, un fiasco di vino e si aggiunsero alla compagnia.

Per le squadre zungresi del tempo, fu un continuo peregrinare nel recuperare un campo di calcio nelle aree libere del piano regolatore tra, Piazza De Gasperi, Via Garibaldi, Via Giovanni Falcone. La realizzazione parziale dell’attuale struttura sportiva risale al 1975, completata definitivamente negli anni ottanta.

In precedenza nel Luglio del 1966, parte della stessa area, su iniziativa anche economica del parroco Don Paolo Pietropaolo, era stata spianata in senso trasversale e adattata a campo di gioco. In merito alle tante sollecitudini indirizzate all’amministrazione comunale, si racconta di un ragazzo che agli inizi degli anni settanta, con un cartello davanti al Municipio, rivendicava il campo sportivo promesso, nella giovinezza, al suo papà.

Come segnalato in precedenza, si tratta di un calcio ruspante mantenuto sempre attivo dalla passione degli stessi giocatori i quali erano anche dirigenti e organizzatori delle varie manifestazioni. Intorno a questo movimento vi era una grossa partecipazione e sostegno del pubblico, anche con spirito campanilistico. Era un "calcio amatoriale" fatto di cose semplici e con pochi soldi, senza tante divise da gioco, tute per gli allenamenti, palloni d’ogni genere, campo di calcio regolamentare con docce e spogliatoi.

Gli elevati costi di gestione e la mancanza di passione per l’attività sportiva hanno portato, negli ultimi anni come dimostrano le immagini 2008-2009, “ad un calcio alla camomilla” fatto con fiori rosa di malva e petali bianchi di margherite. Quello di un tempo aveva il gran merito di divertire e radunare tanta gente intorno alle strisce bianche di un improvvisato campo di calcio, senza ingressi e relativi biglietti.

Sono immagini visualizzate di un nostro passato sportivo che rivivono, tra queste righe con un pizzico di colore, attraverso il ricordo dello scrivente e di quanti condivisero quelle esperienze.

Si ringrazia per la collaborazione delle immagini:

Totò De Vita, Giulio Fiamingo, Giovanni La Torre, Giuseppe Maurici, Pasquale Mazzitelli, Raffaele Ciluzzo.

Zungri Luglio 2009 - Francesco Fiamingo

Campo "cacinareji" primi anni '50 - Giulio Fiamingo in un’azione acrobatica

Campo " Cacinareji " primi anni '50

Presentazione delle squadre - Zungri (maglietta bianca), Zaccanopoli (maglietta scura) - Al centro i capitani – Gaetano Teodoro e Attilio Musolino

Arbitro rag. Francesco Accorinti

Nella foto si riconoscono - Celestino Pietropaolo, Toto De Vita, Peppino Cacciatore, Michele Crudo, Franco Grasso, Attilio Arena, Cesare Fiamingo, Giulio Fiamingo, Gerardo Trimboli.

Campo di calcio Piazza De Gasperi fine anni '50 - Nella foto

In basso da sx: Pino Pascuzzi, Peppino Mazzitelli, Gerardo Trimboli, Camillo Grasso.

In alto  da sx: Giovanni Cimadoro, Giulio Fiamingo, Celestino Pietropaolo, Romano, Peppino Grillo.

Campo di Calcio Via Falcone 1963 - Nella foto

In basso da sx: Franco Scarmato, Rino Raffa, Domenico Potenzoni

In alto  da sx:  Maurici Giuseppe, Raffaele Ciluzzo,Francesco Fiamingo,Giovanni La Torre,

                  Vetrò (portiere)

Squadra di Aprile 1967 - Nella foto

In basso da sx: Paolo Raffa- Tonino Scarmato- Francesco Fiamingo- Giorgio Raffa

In alto  da sx: Alessandro Morello, Giovanni La Torre, Rocco Lacquaniti, Franco Sorrentino,

                 G. Antonio Limardo- Raffaele Ciluzzo- Giuseppe Maurici.

Squadra di Maggio 1967 - Nella foto

In basso da sx: Francesco Baldo, Michele Zappino, Raffaele Ciluzzo, Franco Sorrentino,

                  Giovanni La Torre, Enzo Giannini

In alto  da sx:  Francesco Fiamingo, Giorgio Raffa, G. Antonio Limardo, Tonino Scarmato

                  Pino Pascuzzi (All.) Alessandro Morello, Giuseppe Maurici.

La Squadra di fine anni '60 - Nella foto

In basso da sx: Pino Pugliese, Paolo Raffa, Tonino Scarmato, (X J) , Nicola Ciluzzo

In alto  da sx:  Pietro Salamò, G. Antonio Limardo, Tino Mazzitelli, Raffaele Ciluzzo,

                  Domenico Potenzoni, Giulio Fiamingo

La Squadra di fine anni '60 - Nella foto

In basso da sx: Pino Fiamingo, Antonio Limardo, Armando Cimadoro,Franco Raffa,Anselmo Ciluzzo

In alto  da sx:  Ciro Cimadoro, Pino Pugliese, Pietro Salamò, Felice Fiamingo,

                  Franco Pietropaolo, Francesco Fiamingo (allenatore)

Fuori quadro Francesco Tortora (detto zio Gek)

La Squadra di inizio anni '70

In basso da sx: Vincenzo Crudo, xx, Purita, Gaetano Martino, Raffaele Cichello,

                  Pasquale Raffa, Antonio Pugliese

In alto  da sx:  Turino Pietropaolo, Franco Mazzeo, Francesco Cichello, Franco Pietropaolo,

                  Giuseppe Raffa, Felice Fiamingo, Anselmo Ciluzzo, Pietro Crudo

La Squadra di inizio anni '70

In basso da sx: Franco Mazzeo, Franco Pietropaolo, Domenico Crudo, Turino Pietropaolo,

                  Raffaele Cichello, Tonino Scarmato

In alto  da sx:  Turino Mazzeo, Vincenzo Crudo, Anselmo Ciluzzo, Pino Fiamingo,

                  Armando Cimadoro

La Squadra degli Anni 1975-80

In basso da sx:  Eugenio Potenzoni, Raffaele Cichello, Tanino Scarmato, Turino Pietropaolo

                   Cesare Ciluzzo, Danilo Mazzitelli, Nazzareno Ciluzzo, Muzzopappa

In alto  da sx:   Totò De Vita, Pasquale Mazzitelli, Domenico Crudo, Anselmo Ciluzzo,

                   Santo Pugliese, Vincenzo Crudo, G. Antonio Limardo, Giuseppe Raffa,

                   xxxx, yyyy, Giulio Fiamingo, Pino Pascuzzi.

La Squadra dell'anno 1977-78

In alto a sx – fuori quadro: Giuseppe Raffa - Armando Cimadoro - Giuseppe Antonio Limardo

                               Osvaldo Pietropaolo - Pino Fiamingo -  Vincenzo Crudo.

In Basso sx:                  Tanino Scarmato - Salvatore Pietropaolo - Anselmo Ciluzzo

                                Domenico Crudo - Raffaele Cichello

La Squadra dell'anno 1980-81

La Squadra di Fine anni '80

In basso da sx: Silvio Pietropaolo, Domenico Fiamingo, Alberto Lostumbo, Duilio Crudo,

                  Saverino Galati, Antonio Raffa, Giuseppe Calzone.

In alto  da sx:  Osvaldo Pietropaolo, Giuseppe Maurici, Pugliese, Giuseppe Baldo,

                  Vincenzo Trimboli, Piero Limardo, Roberto Salamò, Franco Cacciatore

                  Giuseppe Raffa, Francesco Gaudioso, G. Antonio Limardo,

                  Beniamino Cacciatore, Giulio Fiamingo.

1963 - Via G. Falcone, Francesco Fiamingo, Raffaele Ciluzzo, Domenico Potenzoni.

Calciatore in azione campo " Cacinareji "

Francesco Fiamingo - Anno 1967  >>====>

Zungri campo di calcio - Anno 2008

Zungri campo di calcio - Anno 2009

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