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Elezioni Comunali di Zungri 2009
di Corrado L'Andolina - Giornalista, corrispondente di Calabria Ora
COMUNE DI ZUNGRI Elezioni Comunali del 6 e 7 giugno 2009 Seggi 2: Zungri e Papaglionti Iscritti alle liste elettorali (esclusi i residenti all’estero, 550) 2137 |
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LISTA N° 1 - Lista civica ZUNGRI FUTURA – INTESA DEMOCRATICA VOTI validi riportati dalla LISTA 731 (Insieme per costruire il domani) Candidato a sindaco Franco GALATI (architetto nato il 20/2/1966) Candidati consiglieri: Cichello Salvatore Nazzareno nato a Vibo Valentia il 12/10/1963 (imprenditore agricolo) Preferenze 29 Ciluzzo Nazzareno nato a Zungri il 10/4/1961 (perito tecnico) Preferenze 37 Fiamingo Giulio nato a Zungri il 22/8/1975 (elettrotecnico) Preferenze 51 Fiamingo Serafino nato a Vibo Valentia il 5/1/1976 (commercialista) Preferenze 56 Fiamingo Vittoria nata a Tropea l’11/1/1984 (dottoressa in Lettere) Preferenze 60 Gaudioso Caterina nata a Zungri il 5/6/1973 (maestro di scultura) Preferenze 90 Gaudioso Salvatore nato a Zungri il 19/9/1975 (costruttore) Preferenze 23 Ieropoli Enzo nato a Polistena il 24/8/1980 (autista) Preferenze 24 Mamone Francesco nato a Tropea il 26/9/1976 (imprenditore) Preferenze 74 Mazzarella Nicola nato a Vibo Valentia il 27/1/1971 (autista) Preferenze 23 Raffa Gioacchino nato a Zungri il 10/3/1976 (ragioniere) Preferenze 79 Raffa Giuliano nato a Zungri il 27/6/1965 (geometra) Preferenze 119 |
LISTA N° 2 - Lista civica RINASCITA ZUNGRESE VOTI validi riportati dalla LISTA 609 ************** Candidato a sindaco Domenico Antonio PUGLIESE (farmacista) Candidati consiglieri: Cimadoro Giuseppe (docente, 1966) Preferenze 25 Gaudioso Giuseppe (docente di scultura, 1983) Preferenze 39 La Torre Maria (casalinga, 1985) Preferenze 27 Niglia Anna Maria (assistente sanitaria, 1984) Preferenze 73 Pugliese Nicola (operatore di patronato, 1973) Preferenze 121 Raffa Francesco (pensionato, 1950) Preferenze 58 Raffa Nicola (insegnante, 1983) Preferenze 18 Riso Saverio (impiegato, 1960) Preferenze 36 Rocco Luana (dott.ssa commercialista, 1979) Preferenze 28 Spinoso Pasquale (imprenditore edile, 1961) Preferenze 40 Vallone Antonio (operaio, 1976) Preferenze 32 Vangeli Giuseppe (imprenditore agricolo, 1983) Preferenze 64
Nulle 16 Bianche 13 |
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ZUNGRI, L’ERA GALATI ENTRA NEL VIVO Il sindaco presenta la sua squadra. Una donna alla guida dell’assemblea - Zungri Marco Aurelio ha scritto: «Non intraprendere nulla a caso». In effetti, la decisione di dedicare una parte significativa della propria vita all’impegno civico, non è mai casuale. Concorrono ad essa vari e molteplici fattori, legati indissolubilmente alla volontà. E la volontà degli attuali amministratori zungresi si manifesta, sin dalla prima seduta, ferrea e risoluta. Complice, probabilmente, la giovane età dei consiglieri. La maggior parte dei suoi componenti, infatti, è under quaranta. Lo scorso giovedì, si è insediato il consiglio comunale di Zungri eletto nella contesa dello scorso sette giugno. Il primo atto è stata la surroga del consigliere di minoranza Giuseppe Vangeli che nei giorni scorsi aveva rassegnato le dimissioni; al suo posto è subentrato Francesco Raffa. Poi, l’assise ha assolto ai suoi primi doveri istituzionali. Innanzi tutto sono state assegnate le prime cariche necessarie al corretto funzionamento dell’assemblea. Presidente del consiglio, è stata eletta Vittoria Fiamingo. Alla comunità montana Poro-Mesima il rappresentante del Comune di Zungri sarà Serafino Fiamingo. I due componenti di maggioranza della commissione elettorale saranno Ciluzzo Nazzareno e Giulio Fiamingo; quello di minoranza, Nicola Pugliese. Il capo gruppo della compagine di maggioranza sarà Nazzareno Ciluzzo, quello di minoranza Domenico Pugliese. Nel corso della seduta, il sindaco, Franco Galati, ha ufficializzato i componenti della giunta municipale. I suoi membri sono: Giuliano Raffa, nominato anche vice sindaco con deleghe all’Agricoltura e alla viabilità, Caterina Gaudioso ai Servizi sociali, beni culturali e attività produttive, Francesco Mamone ai Lavori pubblici e urbanistica, Gioacchino Raffa al Turismo, lavoro, ambiente, territorio, cultura, servizi comunali, programmazione, rapporti enti istituzionali. Il criterio scelto per la nomina degli assessori è stato quello del maggior numero dei consensi riportato dai candidati. Numerosi gli astanti accorsi ad assistere alla prima seduta del rinnovato consiglio comunale, fra cui gli impiegati comunali e l’ex sindaco Tino Mazzitelli. Durante i lavori assembleari, Franco Galati, prima di indicare le linee programmatiche in cui si muoverà il neo eletto governo locale ha espresso solidarietà sia a Domenico Pugliese che a Francesco Mamone per i gravi episodi di violenza da loro subiti nei giorni scorsi. Il primo cittadino ha poi aggiunto: «La neo eletta amministrazione intende onorare tutti gli impegni assunti durante la campagna elettorale. La legalità e lo spirito di concordia saranno le due direttrice sulle quali essa indirizzerà il suo operato». A margine della seduta, l’assessore Francesco Mamone ha espresso: «gratitudine per gli attestati di solidarietà ricevuti nei giorni scorsi dai cittadini zungresi, dal sindaco, dai consiglieri di maggioranza e di minoranza e dai numerosi rappresentati politici e istituzionali». Corrado L’Andolina - Pubblicato su Calabria Ora il 27 giugno 2009, p. 42 |
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L’analisi IL CONSIGLIO AI RAGGI X - Zungri La prima seduta consiliare non si scorda mai, un po’ come il primo amore. I protagonisti di un momento così importante per la loro vita e per quella della comunità, imprimono nella propria mente ogni istante di una giornata così particolare e diversa rispetto a tutte le altre. Nel comune di Zungri, ci sono tanti episodi ed elementi che meritano di essere sottolineati. Innanzi tutto, la giovanissima età media dei componenti dell’assise. La maggior parte dei consiglieri, infatti, è nata dopo il 1970. Il ruolo di sindaco viene ricoperto da Franco Galati che dopo quindici anni di amministratore corona il sogno della sua vita. Alla carica di presidente del consiglio, a una donna, Concetta Satriani, subentra un’altra donna, Vittoria Fiamingo che ha così festeggiato nel migliore dei modi una "carica" più importante, quella di mamma, ricevuta pochi giorni prima. A proposito di Fiamingo, va rivelato che sono ben tre i rappresentanti consiliari che portano il cognome più diffuso nella comunità zungrese, tutti appartenenti alla compagine di maggioranza. La minoranza, invece, annovera un altro record: fanno parte di essa sia il consigliere più anziano, Francesco Raffa che quella più giovane, Anna Niglia. A proposito di Francesco Raffa, subentrato al dimissionario Giuseppe Vangeli, va rilevato che è l’ultimo pubblico rappresentante già presente nell’assise ai tempi del sindaco antecedente all’era di Tino Mazzitelli. Francesco Raffa, infatti, è stato consigliere comunale con le ultime due compagini amministrative (e cioè dal 1990 al 1999) di Pasquale Mazzitelli, sindaco di Zungri dal 1980 al 1999. Appartiene alla minoranza anche il consigliere più votato, Nicola Pugliese che ha riportato 121 voti. La squadra di maggioranza è risultata rinnovata per i 6/8, quella di minoranza per i 2/4. All’inizio della prima seduta si è registrata una profonda emozione. Gioia e soddisfazione da parte dei rappresentanti di maggioranza, spirito combattivo in quelli di minoranza. C’è l’espressione timida di chi siede per la prima volta sullo scranno della locale assise e quella sicura di chi, invece, ha ricevuto una conferma del mandato amministrativo. Impossibile fotografare gli stati d’animo. Eppure, la sensazione che il piccolo paese sito alle pendici del Poro abbia vissuto una giornata storica è un sentimento che alberga nei cuori di molti. Corrado Alvaro ha scritto: «I calabresi mettono il loro patriottismo nelle cose più semplici, come la bontà dei loro frutti e dei loro vini». E se, per una volta, mettessero il loro "patriottismo" anche al servizio della piccola comunità amministrata ? Corrado L’Andolina - Pubblicato su Calabria Ora il 27 giugno 2009, p. 42 |
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Zungri - Elezioni Comunali Giugno 2009 di Francesco Fiamingo Il 6 e 7 Giugno in alcuni comuni del comprensorio del Poro (Rombiolo - Zungri - Filandari - Drapia – Zaccanopoli - Zambrone) sono in programma le consultazioni elettorali per l’elezione del Sindaco e rinnovo dei consigli comunali. E’ già iniziata la campagna elettorale, fatta di comizi in piazza, volantini pubblicitari dappertutto, la rincorsa porta a porta del voto di preferenza per i consiglieri, il saluto generalizzato per chiunque s’incontra, la mano sulla spalla per i più intimi. Non è nostro compito dare indicazioni di voto o fare pubblicità in merito e con il racconto "E Mocrazzia Bella" intendiamo solo ricordare attraverso alcuni reali episodi, una tornata elettorale nel comune di Zungri di fine anni '50.
Zungri anni '50: Comizio Elettorale " E MOGRAZZIA BELLA " Tratto dalla raccolta "Quadretti Zungresi" di Fr. Fiamingo E' una tiepida serata di Novembre, di solito in questo periodo il paese è deserto, la gente è impegnata con la semina dei campi e sente la necessità di andare a letto presto. Questa sera si nota per le strade un certo fermento, un susseguirsi di voci, qualche prolungata risata, il rumore di porte che si chiudono ed il calpestio di gente che scende per le scale. Su Via Umberto 1° un gruppetto di passanti, diretto in piazza, s’incrocia con una coppia di anziani provenienti dalla via indicata come "ruga a Madonna"; portano entrambi una sedia, ma dietro a loro altre persone seguono lo stesso percorso sempre con la sedia a seguito, per non perdere niente dei discorsi che si sarebbero protratti fino alla mezzanotte. Dopo i doverosi saluti, tra i due gruppi segue uno scambio di battute; uno dei giovani annuncia che in piazza "stasira si rumpunu i corna". La persona più anziana, sembra essere la più sicura nelle parole e dice: "Stati sicuri ca stasira di barcuni si sbilanu i sapurchi" e ‘ndi sentimu…! Quali sono le motivazioni che animano tutto questo movimento ? Semplice, è in atto la campagna elettorale per l’elezione del sindaco; è questa l’ultima serata disponibile per fare i comizi che, per i contenuti, non vertono sempre su programmi o ideologie politiche bensì su fatti personali o delle famiglie dei candidati, su frasi più o meno offensive dette dall’uno all’altro candidato nei precedenti comizi, da favori concessi verso una famiglia, chissà sotto quali vincoli di scambio. Non mancano, con riferimenti allegorici, le caricature di alcuni personaggi che per l’occasione ci tengono a farsi notare, propagandando per i vari candidati. Un minestrone di argomenti che, per l’occasione, diventano curiosità popolare, assetata di sapere e di sentire pubblicamente. In Piazza è convenuta tutta la popolazione, si dice inoltre che dai paesi vicini siano arrivati dei gruppetti di persone spinti anche loro dalla curiosità. I discorsi fatti nelle precedenti serate, le accuse e le invettive, avranno delle risposte; il seguito dell’ultimo candidato, autorizzato a parlare, lascia intravedere la possibilità di notizie sensazionali. Il comandante della locale stazione dei carabinieri, vista la situazione, ha chiesto i dovuti rinforzi, esiste il pericolo che dagli scontri verbali si passi alla rissa tra i gruppi contendenti. Al "cronista", essendo un ragazzino, è stato consigliato di stare lontano; egli, infatti, osserva gli eventi e la gente che confluisce in piazza, dall’alto della vecchia cancelleria, abitazione della nonna materna. Sulla via, in testa ad un gruppo di persone incolonnate, si vede passare uno dei candidati a consigliere; sono tutti i suoi parenti o sostenitori del rione "Casteiu", ed intende dimostrare così, la forza del suo consenso e demoralizzare gli avversari. Intanto l’altoparlante, disposto su un balcone sotto una lampadina accesa, annuncia per le ore otto l’inizio del primo comizio. I sostenitori del primo oratore, si dispongono a forma di semicerchio in avanti, pronti, ad applaudire ad incitare, a dare sostegno alle tesi del loro candidato. Il resto della gente rimane indietro, chi in piedi e chi seduta ascolta, senza sbilanciarsi apertamente verso l’uno o l’altro schieramento. L’oratore inizia a parlare liberamente, senza seguire una guida scritta, seguito con attenzione dai suoi sostenitori. Qualcuno, grida a gran voce "u bilanciu, u bilanciu"; da qui, nei giorni successivi, a seguito della parodia popolare, si diventa esperti "di vilanzi". I discorsi successivi degli altri oratori dello stesso schieramento, non suscitano grandi entusiasmi mancano le denunce, gli scandali, le battute umoristiche tendenti ad ironizzare sugli avversari; si vocifera tra gli informati, che non si è voluto provocare gli avversari, giacché hanno dalla loro la facoltà di parlare per ultimi. Viene il momento di questi ultimi, c’è molto entusiasmo intorno al candidato, i suoi amici elettori, sono ben disposti a sostenerlo con incitamenti verbali ed applausi. In prima fila, una persona anziana dai capelli bianchi, con "barritta" in testa, indossa un cappotto di colore grigio, aperto sul davanti e pendente su un lato, tiene costantemente le mani aperte e disposte in avanti, per essere il primo a scandire l’applauso, contornato da una brillante coreografia verbale. L’oratore nel suo manoscritto descrive, con brillante metafora, alcuni personaggi locali suoi avversari, suscitando scene umoristiche tra i suoi sostenitori e violente contestazioni verbali da parte degli avversari fino al punto che, a reazione, dal buio della vicina campagna vengono scagliate consistenti zolle di terra. Nella piazza scoppia un putiferio di gente che scappa, tra i gruppi contrapposti dei sostenitori, c’è il pericolo che si passi dalle invettive verbali alle mani. Le forze dell’ordine intervengono, il comandante intima all’oratore di chiudere il suo discorso, ma questi, non ha nessuna volontà, promette di cambiare argomenti. Gira alcune pagine, per poi riprendere e non appena pronuncia le prime tre parole, il pandemonio si fa ancora più intenso. I suoi sostenitori scoppiano in una risata collettiva, gli avversari si avvicinano minacciosi e una donna anziana agita per aria una sedia; i carabinieri formano un cordone di separazione, mentre il loro comandante, si avvicina ad una siepe, strappa una lunga canna e con la stessa abbatte l’asta ed il microfono dell’oratore. I suoi sostenitori sono soddisfatti, pur avendo sentito poche battute e lo sono anche gli avversari per essere riusciti a bloccare il discorso. Quando l’ultimo oratore si appresta a scendere tra il pubblico, i sostenitori si avvicinano per congratularsi e fargli festa. In prima fila il più anziano esclama ad alta voce "E MOGRAZZIA BELLA…", segue il boato degli altri che, ponendolo sulle spalle, lo accompagnano in corteo alla propria abitazione. Ora la serata è veramente finita o quasi, la parola passa al brulichio delle donne dei due schieramenti, le quali fanno propaganda di mettersi subito al lavoro per preparare "durci i casa, ravioli, nacatuli, ciceri calia, luppini e nocciolina americana, il tutto accompagnato da vinu bonu". Questi sono i preparativi per la festa della vittoria elettorale alla quale parteciperà gran parte della popolazione. Gli sconfitti faranno meditazione degli errori commessi e dalle promesse di voto non mantenute dei propri parenti ed amici; in ogni caso, si promette battaglia e dura opposizione anche con carta bollata, fornita dall’arciprete che, del resto, ne tiene sempre una scorta e se poi non basta si fa rifornimento a Vibo. Nel corso di quella legislatura il sindaco eletto è stato sospeso per motivi non inerenti alla sua funzione amministrativa. Gli avversari politici iniziarono a sparare fuochi pirotecnici "furgula" che si ripetevano, per il primo periodo, ogni sera. Nello stesso periodo fu programmata la visita del Prefetto, per prendere visione dei danni che l’alluvione aveva arrecato al paese. Fu in quell’occasione che "cumpari" Filippo Fiamingo, assunse la carica di Sindaco e avendo l’onore di ricevere il Prefetto, si fece cucire da "Mastru Ciccillo", un vestito in panno di colore blu scuro, con gilet e taschino per l’orologio. Il Sindaco supplente si avvalse della collaborazione ed amicizia del Segretario comunale del tempo Antonio Pugliese; il Prefetto prese visione dei danni e promise sostegno alle necessità della comunità. Dopo alcuni mesi, il Sindaco, Giuseppe Cichello Gasparri, riprese la sua funzione amministrativa. Era certamente, una giornata primaverile d’inizio Maggio, quando intorno alle ore 11, il Sindaco fece rientro nel Municipio. Per l’occasione, fu invitato il tecnico di fuochi pirotecnici cav. Antonio Miserino da Motta Filocastro, e sul terreno di Antonio Raffa, nelle vicinanze dell’acquedotto, fu allestita una batteria di mortai, "da far tremare pure la terra", e spegnere e sotterrare definitivamente gli spari di "schiccianbocci" degli avversari che si erano sentiti nei mesi precedenti. Quella mattina, il nostro anziano personaggio, andò in continuazione avanti indietro per le vie del paese (Madonna di Lourdes – Municipio); ogni incontro, con le altre persone, divenne per lui, una manifestazione d'esaltazione e gioia incontenibile e, togliendosi "a barritta" di testa che sventolava per aria, andava dicendo a tutti: "E Mocrazzia bella, e Mocrazzia bella"... |
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