calabria.gif (532 byte)

logo.JPG (15023 byte)

 Consegna dell'Olio votivo a San Francesco di Paola

  >>====> Zungri 

Paola - 2 Maggio 2011

Le Comunità di Zungri (VV) - Casabona (KR) e Villapiana (CS), consegnano l’olio ai Padri Mimimi Francescani di Paola

per l’accensione della lampada votiva

di Francesco Fiamingo

Immagini dell'evento

In partenza da Zungri

L'Arrivo al Santuario di San Francesco di Paola

Immagine del Santuario di San Francesco di Paola

La giovane Amministrazione del Comune di Zungri

(Franco Galati, Gioacchino Raffa, Serafino Fiamingo, Giuliano Raffa)

Il complesso bandistico G. Verdi di Zungri a Paola

L’arrivo del Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, intervistato dai giornalisti

G. Scopelliti accolto dal padre provinciale di Paola Rocco Benvenuto

Il corteo con le autorità, gonfaloni e amministratori all’ingresso del Santuario

Il gonfalone del comune di Zungri

Il Parroco di Zungri Don Felice La Rosa tra i celebranti la funzione religiosa

L’effige di San Francesco di Paola

Il discorso del Sindaco di Zungri Franco Galati

Paola 2 Maggio 2011 - Santuario di San Francesco di Paola.

Il discorso del Sindaco di Zungri Arch. Francesco Galati

All’inizio di questo mio discorso rivolgo un riverente saluto, al Padre Generale dei Minimi Francesco Marinelli.

Un sentito ringraziamento al Padre Provinciale, Rocco Benvenuto, per la grande occasione data alla comunità zungrese.

Saluto anche il Governatore della Calabria il Sindaco della città di Paola e la sua comunità.

Saluto il sindaco di Casabona e tutta la comunità;

Saluto il sindaco e tutta comunità di Villapiana.

Un rispettoso saluto a tutte le autorità civili e militari, e a tutti i Sindaci presenti.

Infine un caloroso ed affettuoso saluto a tutti i miei concittadini, soprattutto al folto e nutrito gruppo qui presente, compresa la Banda Comunale, tutta la Società Sportiva Zungrese con la Squadra di Calcio al completo.

E’ un grande privilegio per tutta la comunità di Zungri poter offrire l’Olio Votivo a San Francesco di Paola, è un onore per me come sindaco essere qui oggi, in questa Basilica, in questo meraviglioso luogo di culto, a questa grande ed importante manifestazione, contemporaneamente civile e religiosa, ricca e densa di profondi significati, che tracciano la storia, la cultura umana e la religiosità della nostra amata terra, la Calabria.

Quando lo scorso anno, per la prima volta, mi trovai presente all’accensione della lampada votiva avvertii un’emozione profonda.

Non mi sarei mai aspettato però, che questo grande privilegio toccasse proprio a noi e nell’anno del bicentenario dell’istituzione del Comune di Zungri istituito proprio il 4 maggio 1811.

Ringraziamo, pertanto, San Francesco, che ha voluto che questo grande e meraviglioso momento di comunione e di intensa spiritualità, al quale siamo stati chiamati come comunità, coincidesse con una festa ed una ricorrenza di elevato valore civile ed umano per tutti gli Zungresi. Nelle settimane precedenti ci siamo preparati con fede a questo momento, grazie alla spinta umana e pastorale dei Padri Missionari che hanno accompagnato il Sacro Mantello di San Francesco nel nostro paese. Ringrazio per questo, il nostro parroco, Don Felice La Rosa, che ha saputo guidarci a questo avvenimento.

Nel presentare gli zungresi e la cittadina di Zungri a tutti voi, compito che cercherò di assolvere nel migliore dei modi, mi perdonerete se sarò poco esaustivo o, nel contempo, potrò sembrare ridondante.

Zungri è uno dei centri più importanti e popolosi dell’Altopiano del Poro, situato proprio a metà strada tra Vibo Valentia e Tropea.

Le prime notizie storiche documentate sull’esistenza di Zungri risalgono al 1310. Si ipotizza, infatti, che lo stesso si sia formato dall’evoluzione dell’antico e bellissimo villaggio rupestre di Zungri denominato degli “Sbariati o Sbandati”, datato dagli storici fra il XII-XIV secolo, che attualmente è un interessantissimo sito archeologico, con annesso museo, accessibile a tutti, resti di un insediamento umano organizzato in circa 100 grotte, che ebbe come protagonisti i monaci Basiliani.

Queste testimonianze, che ricordano in maniera sorprendente quelle presenti in Cappadocia, dichiarate dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, trovano in Calabria la più alta espressione, proprio a Zungri, e lo dico con un pizzico di orgoglio, poichè rappresentano un unicum archeologico molto apprezzato dal turismo internazionale, forse poco conosciuto a livello regionale, sicuramente uno dei tanti scrigni che la Calabria possiede ma non conosce e non valorizza, e che noi oggi dobbiamo e vogliamo aprire per farne apprezzare l’unicità, la bellezza e la storia.

Quella stessa storia che è segnata dalla presenza a Zungri del bellissimo Santuario di Maria SS. della Neve, ove viene custodito un dipinto di eccezionale valore storico ed artistico, attribuito dagli esperti alla scuola di Raffaello.

La parrocchia di Zungri, in effetti, è molto antica, risale al 1310.  Si hanno notizie documentate di visite pastorali a Zungri sin dal 1586, ciò a sottolineare l’importanza che la comunità cristiana zungrese rivestiva e riveste nella diocesi di appartenenza.

Importanza che si è tradotta nel  grande contributo degli zungresi al sacerdozio. Sono 6 i nostri concittadini che hanno preso i voti e che in varie parti del mondo, anche in Africa, portano aiuto, sostegno e la parola di Dio.

Cittadino Zungrese era anche Mons, Aurelio Sorrentino, che fù Vescovo di Bova, Arcivescovo di Potenza, poi Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria, e che durante la sua missione pastorale ha mantenuto sempre vivo il vincolo sentimentale con il suo paese d’origine e la sua gente.

La nostra comunità ha da sempre avuto un legame particolare con la città di Paola, l’ha avuto e continua ad averlo con il suo Santo Patrono, attraverso i continui pellegrinaggi che tutti gli anni vengono organizzati.

La fede e la venerazione di San Francesco di Paola ha radici antiche e profonde anche nella comunità zungrese. Zungri ogni anno festeggia solennemente il Santo Patrono della Calabria, e lo fa con forte attaccamento alla tradizione religiosa-popolare, che vede ripetersi, da sempre, la suggestiva processione per le vie del paese di una bellissima statua del Santo di Paola.

Questo rapporto profondo tra gli zungresi, San Francesco e la città di Paola, trova manifestazione anche nell’arte, che con il suo linguaggio universale, ha da sempre aiutato l’uomo ad rafforzare il suo legame con Dio.

Forse non tutti sanno che il Maestro Michele Zappino, grande scultore, Zungrese Doc, figlio di questa terra, ha lasciato una traccia indelebile ed entusiasmante anche nella città di Paola, così come in Calabria e nel resto d’Italia.

Sono sue opere, infatti, le quattro bellissime statue bronzee di San Francesco  che sono state posate qui a Paola, una, forse la più nota, è la statua sommersa in mare a 20 mt di profondità.

Docente dell’Accademia di Brera, allievo di Francesco Messina, l’opera artistica del maestro Michele Zappino, rappresenta ciò che di meglio può esprimere in questo momento la nostra comunità.

Zungri è un paese ospitale, gli Zungresi sono persone semplici, generose, disponibili e servizievoli amano il lavoro amano la famiglia, gente onesta, caparbia, e, soprattutto solidale.

Questi sono i sentimenti profondi della gente di Zungri che penso di poter interpretare qui questa sera, sentimenti che in questi giorni di feconda comunione con il messaggio di San Francesco di Paola, vogliono e devono manifestarsi per esaltare il nostro essere, e, per intraprendere con rinnovato vigore, il cammino verso la consapevolezza dell’indissolubile unità tra l’uomo e il creato, tra la spiritualità umana e Dio.

Così tutti quanti noi, che rappresentiamo e siamo incaricati di rappresentare  varie realtà, varie comunità, istituzioni diverse, dovremo sforzarci di cooperare tutti quanti insieme, con gli stessi sentimenti, per costruire una comunità molto più grande, una Regione molto più solidale e coesa, attorno ai valori profondi dell’umanità che in nostro Santo Patrono, San Francesco di Paola, ci indica, da sempre, con il suo messaggio di fede e di carità.

Come lui dobbiamo essere fondamentalmente ottimisti e scommettere sempre sulla speranza e sul bene, riponendo la nostra fiducia nella bontà innata dell’uomo e nella sua capacità di cambiamento.

Affidiamo, perciò, la comunità zungrse alla protezione di San Francesco di Paola.

Guardiamo, con positività il nostro futuro, sempre fiduciosi di trovare, con il suo Santo aiuto, la soluzione ai tanti problemi che affliggono le nostre genti, le nostre comunità, la nostra amata terra

Gazie!

Francesco Galati

Il Sindaco di Zungri versa l’olio nella lampada votiva

Il Governatore della Calabria G. Scopelliti nell’accensione la lampada votiva.

La folla di fedeli Presenti

Fedeli Zungresi tra le prime file

L’offertorio

Padre Francesco Marinelli consegna alla comunità di Zungri,

una piantina di olivo e un quadro di S. Francesco

Il quadro di S. Francesco avuto in dono dai padri minimi di S. Francesco

Il quadro di S. Francesco disposto all’interno del Municipio di Zungri

                                                                          Francesco Fiamingo

Percorsi di fede

QUELL’OLIO VOTIVO CHE PROVIENE DA ZUNGRI

Comunità a Paola per testimoniare la devozione al taumaturgo

Zungri - L’offerta dell’olio per la lampada è una tradizione che in Calabria si rinnova dal 1943. Quest’anno su impulso del sindaco, Francesco Galati, in sinergia con don Felice La Rosa, locale guida spirituale, l’offerta è stata appannaggio proprio degli zungresi. A tale riguardo, va precisato che l’olio raccolto sarà impiegato in parte per mantenere accesa per tutto l’anno la fiamma della lampada votiva, in parte donato in beneficenza a cura dell’Ordine dei Minimi.

Nelle scorse settimane, su impulso dello stesso don Felice La Rosa, il paese era stato teatro della missione francescana. Un appuntamento di rilevante profilo pastorale, spirituale e culturale che aveva avuto inizio con la provvisoria consegna, alla chiesetta parrocchiale, del mantello (reliquia sacra) già appartenuto al taumaturgo calabrese e con una solenne messa celebrata dal vescovo monsignor Luigi Renzo.

Lo scorso lunedì, la comunità zungrese ha formalizzato la consegna dell’olio con un pellegrinaggio di ampie dimensioni. Adesione totale anche da parte della squadra di calcio neopromossa in prima categoria “Ssd Zungrese” e da parte del complesso bandistico locale “Giuseppe Verdi”. Per la cronaca, gli altri due Comuni coinvolti nella cerimonia sono stati Casabona e Villapiana. Presente all’evento anche il governatore Giuseppe Scopelliti e varie autorità civili, religiose e militari.

Durante il suo intervento, il primo cittadino zungrese, Francesco Galati ha dichiarato: «Quando lo scorso anno, per la prima volta, mi trovai presente all’accensione della lampada votiva avvertii un’emozione profonda. Non mi sarei mai aspettato, però, che questo grande privilegio toccasse proprio a noi e nell’anno del bicentenario dell’istituzione del Comune di Zungri istituito proprio il 4 maggio 1811. Ringraziamo, pertanto, San Francesco, che ha voluto che questo grande e meraviglioso momento di comunione e di intensa spiritualità, al quale siamo stati chiamati come comunità, coincidesse con una festa ed una ricorrenza di elevato valore civile ed umano per tutti gli Zungresi».

In segno di gratitudine, i padri minimi hanno consegnato al primo cittadino un quadro raffigurante il taumaturgo di Paola, già esposto nella casa municipale. Il rito che vede protagonista la comunità di Zungri vuole rappresentare il simbolo dell’amore della comunità verso il santo, ma anche della luce perenne che illumina il suo messaggio evangelico.

Corrado L’Andolina - Pubblicato su Calabria Ora il 6 maggio 2011, p. 38

Fede e Tradizioni

San Francesco e l'olio votivo dato da Zungri.

San Francesco attraversò l’area di Monte Poro nel 1464. L’occasione fu data da un viaggio verso Milazzo intrapreso dal taumaturgo di Paola per fondare un convento del suo Ordine.

In tale circostanza sostò a Zaccanopoli, ridente paesino collinare limitrofo, fra gli altri, col comune di Zungri. A distanza di molti secoli, il destino del santo s’incrocia, ancora una volta, con una parte degli eredi della città d’Aramoni.

Sarà la cittadinanza zungrese, in rappresentanza della provincia di Vibo Valentia, per il prossimo anno, a donare l’olio votivo.

L’offerta dell’olio per la lampada è una consuetudine che i comuni della Calabria perpetuano ormai dal lontano 1943. L’iniziativa è stata fortemente voluta dal sindaco di Zungri, architetto Francesco Galati e dalla locale parrocchia retta da don Felice La Rosa. E’ proprio la guida spirituale degli zungresi a delineare il senso dell’iniziativa: «L’evento, per la prima volta coinvolge la comunità zungrese. Tale circostanza rappresenta un’occasione di partecipazione collettiva ricca di significati umani e spirituali».

Il sacerdote ha poi tracciato, in linea di massima, il programma che ruoterà intorno all’evento: «Nei giorni che lo precederanno - ha poi aggiunto don Felice La Rosa - una missione popolare organizzata dai Padri Minimi, insieme alla parrocchia, animerà i momenti spirituali della comunità. Per le varie iniziative sarà coinvolto anche il mondo laicale. Certa, l’organizzazione di alcuni centri di ascolto delle famiglie. I protagonisti di tali appuntamenti saranno ospiti dei parrocchiani per un paio di settimane. Una reliquia del santo di Paola verrà poi ospitata dai siti religiosi locali».

Insomma, trattasi di un appuntamento storico che la cittadinanza zungrese intende onorare al meglio. E in effetti, anche il primo cittadino, Francesco Galati, è più che soddisfatto per il risultato prestigioso conseguito: «Lo scorso due maggio - spiega il primo cittadino - fui presente all’accensione della lampada votiva da parte dell’attuale governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti. Avvertii un’emozione profonda e questo momento di intensa religiosità popolare colpì l’animo mio e degli altri amministratori zungresi presenti all’iniziativa.

Cosicché, di concerto con la parrocchia, decisi di proporre la mia comunità quale donatrice dell’olio votivo. L’accoglimento di tale istanza, che dovrebbe essere formalizzato a breve, costituisce motivo di orgoglio, vanto e speranza, per tutta la popolazione che mi onoro di rappresentare».

L’olio raccolto sarà impiegato in parte per mantenere accesa per tutto l’anno la fiamma della lampada votiva, in parte verrà donato a cura dell’Ordine dei Minimi a vari istituti di beneficenza. La tradizione s’ispira a quella rinvigorita il 4 ottobre di ogni anno ad Assisi, presso la Basilica Superiore; dove in una solenne cerimonia, l’olio viene offerto da una Regione d’Italia (per la Calabria l’ultima volta è stato nel 2006).

Dalla data in cui è stato consacrato Patrono d’Italia (1939) i Comuni (tramite la Regione di riferimento) offrono al Poverello l’olio riposto in un’artistica lampada che ancora oggi arde accanto alla tomba del Santo e alla cui base è inciso il verso dantesco "Altro non è che di suo lume un raggio".

L’olio ha un significato altamente simbolico. Un tempo, infatti, proprio l’olio era usato per ungere i sacerdoti che venivano consacrati. L’olio, inoltre, è la metafora stessa di un’Italia antica, fortemente legata alla civiltà contadina ed al contempo, è emblema di luce e, quindi, di speranza. Il cardinale Carlo Maria Martini, a tale proposito ha affermato: «L'olio è anche il simbolo della fatica, della generosità e della laboriosità della nostra gente. Offrirlo vuol dire, tra l’altro, ringraziare San Francesco per quanto ha fatto per l’Italia. E’ un gesto che vuol essere il segno del desiderio di rinascita sociale, politica ed evangelica».

Corrado L’Andolina - Pubblicato su Calabria Ora il 15 novembre 2010, p. 19

"Contenitori olio votivo disposti nei frantoi di zungri".

Torna Su

Home Page >>====> di

logo.JPG (15023 byte)

e-mail:  Piapia@Poro.it

Di Bella ©CopyRight 2000