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 Documentario - Festa SS Cosma e Damiano 2010

>>====> Brattirò

"Medici del corpo e dell’anima"

La pellicola del regista Enzo Carone

presentata a Brattirò di Drapia

Nella grande piazza di Brattirò di Drapia l'altra sera c'era davvero tutto il paese riunito, tutti assieme per assistere alla proiezione e alla presentazione del film documentario dedicato alla  festa settembrina in onore del Santi Martiri Cosma e Damiano.

La pellicola, firmata dal regista Enzo Carone, è titolata “Medici del corpo e dell’anima”, durante la proiezione, in platea, tanta gente con le lacrime agli occhi ad ogni immagine che passava veloce sullo schermo, del parroco recentemente scomparso, don Giuseppe Furchì, di paesani  riconosciuti, di emigrati in terre d'Oltreoceano, di processioni dei Santi con dietro chi oggi non c'è più… la nostalgia è sempre in agguato quando si guarda indietro.

Il video ripercorre il tempo e le fasi della ricorrenza, che viene festeggiata dal 25 al 27 settembre di ogni anno, anche con l'utilizzo di alcune interviste alle persone più anziane del paese, che sono oggi vera memoria storica di Brattirò. Il regista Enzo Carone è visibilmente soddisfatto per il lavoro svolto. Durante le riprese il paese è diventato un vero set cinematografico e la disponibilità della gente di Brattirò è stata totale. Il documentario, trasmesso in diretta web in tutto il mondo, è una vera e propria opera collettiva dove ognuno si ritrova e ripercorre un frammento della propria storia personale e di comunità.

Racconto orale, ricerca storica, documenti, fotografie, filmati in super 8 e d'epoca, archivi video… tanti gli elementi utilizzati, ripresi, scavati e recuperati per comporre il docufilm video prodotto dal “Comitato Festa Brattirò 2010”, un dinamico e attivo comitato composto dal presidente Pasquale Vallone, da Immacolata Pontoriero, Giuseppina Crudo, Antonio De Luca, Domenico Farfaglia, Francesco Pulicari, Domenico Rombolà, Francesco Rombolà, Maria Rombolà, Pasquale Rombolà, Pasqualino Rombolà e Rosaria Vita.

“Il documentario - ha spiegato Pasquale Vallone - è un omaggio che il Comitato ha inteso fare ai Santi Medici ed a tutta la comunità brattiroese sparsa  per il mondo. Attraverso le immagini abbiamo cercato di immortalare una festa che per noi rappresenta l’essenza del nostro senso di appartenenza, la nostra comune radice culturale. Il filmato è un atto d’amore e di devozione verso i nostri Martiri. Lo consegniamo alle future generazioni per rafforzare e consolidare la devozione verso i Santi Cosma e Damiano e, come ha detto il compianto don Giuseppe durante le riprese, per lasciare un segno ed un ricordo tangibile”.

Le musiche del documentario sono state curate da Carmine Barrese e dal Maestro Vincenzo Laganà, con la partecipazione del coro Don Giosuè Macrì di Tropea. Alla buona riuscita del filmato ha partecipato anche Mario Vallone, Antonio Pugliese e Alessio Bompasso, voce fuori campo, commentatore delle sequenze.

La ricorrenza annuale della festa di San Cosma e Damiano - come si ricorderà -  è una delle più attese e rinomate di tutta la provincia di Vibo Valentia e rappresenta, per gli abitanti di Brattirò, il momento più alto di una religiosità portata per il mondo. Tanti sono, infatti, gli emigrati di Brattirò che ogni anno ritornano dall'Argentina, dall'America, ma anche dalla Grecia e da ogni altro luogo, per raggiungere la loro festa, i loro santi, i loro parenti, le loro devozioni e le loro tradizioni, per le strade, mai dimenticate, del proprio paese.  Dopo la novena iniziano i festeggiamenti, veri e propri, dedicati al santo farmacista e al santo medico, fino al 27 settembre, giorno solenne della festa grande.

Annualmente il paese viene letteralmente invaso da fedeli, pellegrini e devoti provenienti anche dalle altre province calabresi. Arrivati a Brattirò, gesti antichi ripercorrono ritualmente le strade del paese: la messa, il bacio della reliquia e delle statue, le "spille", i ricordini e le immaginette, l'offerta votiva, il mercato e la fiera, il biglietto per la riffa di una vitella decorata con nastri colorati e con l'immagine dei due santi.

Rituale era anche l'acquisto delle salsicce, delle cotiche fatte bollire  per le pubbliche vie e dei mostaccioli votivi decorati con pezzi di stagnola rossa e verde, gli stessi colori delle vesti dei santi Cosma e Damiano.

A sera arrivano gli incanti, la riffa, il gazebo barocco con la banda, i giganti, i cantanti...

Un'antica festa tradizionale, carica di ritualità e di segni arcaici, interessanti dal punto di vista antropologico e religioso, per un culto portato molti secoli addietro a Brattirò dai monaci basiliani, con molti aspetti rituali che, da centinaia di anni, si tramandano per confermare il senso dell'appartenenza e dell'identità di tutta l'intera comunità, nella Brattirò di Calabria e nelle mille altre Brattirò sparse per il mondo.

Franco Vallone

Comunicato Stampa

Domenica 31 luglio alle 21,in piazza Saladino a Brattirò, verrà presentato il documentario di Enzo Carone

Titolo: "Medici del corpo e dell’anima"

Filmato sulla ricorrenza brattiroese dedicata ai SS Cosma e Damiano, prodotto dal Comitato Festa 2010

Drapia - E’ prevista per domenica 31 luglio, alle ore 21, la presentazione del documentario dedicato alla grande festa settembrina di Brattirò in onore del Santi Martiri Cosma e Damiano, pellicola firmata dal giovane regista Enzo Carone.

L’opera, intitolata "Medici del corpo e dell’anima" ripercorre le fasi principali della ricorrenza che viene festeggiata da tempo immemore dal 25 al 27 settembre. Le riprese, effettuate durante l’edizione 2010 della festa, includono numerose interviste a persone anziane del paese. La lavorazione del filmato è durata parecchie settimane, ma viene presentato a fine luglio perché la comunità brattiroese ha subito la perdita del suo parroco don Giuseppe Furchì, deceduto il 6 marzo scorso, e si era in attesa del nuovo pastore (dal primo luglio il vescovo ha nominato don Sergio Meligrana). Don Giuseppe aveva partecipato con entusiasmo e disponibilità alle riprese ed aveva accolto con gioia l’idea di realizzare il documentario. Per questo motivo la pellicola è dedicata a lui.

"Abbiamo lavorato tanto per realizzare il documentario e curato ogni dettaglio in fase di montaggio - ha affermato il regista Carone. Sono veramente soddisfatto del risultato - ha aggiunto - non mi era mai capitato finora di trovare tanta disponibilità come quella che ho ricevuto da parte dei brattiroesi durante le riprese. Tempo fa, per tramandare una tradizione ai posteri, per ricordare un momento importante - ha spiegato il regista - si utilizzava il racconto orale, poi la penna, e, successivamente, si è iniziato a far uso anche di foto, via via sempre di migliore qualità.

Negli ultimi decenni, grazie alla tecnologia, il nostro modo di comunicare, di tramandare, è cambiato radicalmente. Non che i mezzi che ho appena elencato abbiano perso la loro utilità e funzione, ma oggigiorno è possibile immortalare momenti rilevanti attraverso altri strumenti, come appunto la cinepresa. Il linguaggio cinematografico, in questo caso applicato ad un documentario, è in grado di abbinare le immagini a suggestive musiche e  rappresenta un metodo che, assieme alle enormi possibilità offerte dalla rete, ci permette di trasmettere e conservare informazioni nel tempo e suscitare fortissime emozioni.”

Il video è stato prodotto dal Comitato Festa 2010, composto dai seguenti membri: Pasquale Vallone (presidente), Immacolata Pontoriero (tesoriere), Giuseppina Crudo, Antonio De Luca, Domenico Farfaglia, Francesco Pulicari, Domenico Rombolà, Francesco Rombolà, Maria Rombolà, Pasquale Rombolà, Pasqualino Rombolà e Rosaria Vita.

“Il documentario – ha spiegato Pasquale Vallone - è un omaggio che il Comitato 2010, da me presieduto, ha inteso fare ai Santi Medici ed a tutta la comunità brattiroese sparsa nel mondo. Attraverso le immagini abbiamo cercato di immortalare una festa che per noi abitanti di Brattirò rappresenta l’essenza del nostro senso di appartenenza, la nostra comune radice culturale.

Il filmato è un atto d’amore e di devozione verso i nostri Martiri. Lo consegniamo alle future generazioni per rafforzare e consolidare la devozione verso i Santi Cosma e Damiano e, come ha detto il compianto don Giuseppe durante le riprese, per lasciare un segno ed un ricordo tangibile".

Il consulente storico che ha assistito costantemente il regista è lo stesso Pasquale Vallone il quale in passato ha effettuato degli studi sul culto dei Santi Medici e pubblicato un libro sulla festa brattiroese. Le musiche, molto belle, inedite ed emozionanti, sono state curate da Carmine Barrese (la colonna sonora) e dal Maestro Vincenzo Laganà, il quale per l’occasione ha scritto un inno ai Santi ed ha diretto il coro Don Giosuè Macrì di Tropea che lo ha cantato. Nella fase di lavorazione, costante e importante è stato l’apporto del giornalista Mario Vallone. Alla buona riuscita del filmato ha partecipato anche Antonio Pugliese.

La voce fuori campo, che commenta le varie sequenze abilmente montate dal regista Carone, è del giornalista di Rk Alessio Bompasso.

L’ingresso alla presentazione del filmato è gratuito.

L'Invito

La Festa a Brattirò: L'Uscita dei Santi Medici Cosma E Damiano per la Processione

La Vitella - Primo premio della Riffa di ogni anno

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Programma Religioso a cura del Parroco Don Giuseppe Furchì

Dal 18 al 26 Settembre

Sacra Novena con Santa Messa alle ore 18,30

Ogni mattina della Sacra Novena, Santa Messa alle ore 8,00

19 Settembre

 

Celebrazione Anniversari di Matrimonio 25 - 50 - 60

20 Settembre

Santa Messa animata dai Ragazzi

21 Settembre

Santa Messa animata dai giovani

23 Settembre

Ore 17.00 - Preghiera per i Malati con l'Unzione degli Infermi

27 Settembre

ORE 7,30: Santa Messa - ORE 8,30: Santa Messa

ORE 10,30: Santa Messa all'aperto con PANEGIRICO.

Segue Processione per le vie del paese con accompagnamento della banda "Associazione Musicale Diego Taverniti" Città di Limbadi (VV).

 Programma Civile a cura del Comitato Festa 2010

25 Settembre

FIERA - Esibizione per le vie del paese dei GIGANTI dei ragazzi di Brattirò.

Mostra Fotografica sulla festa dei SS. Medici Cosma e Damiano.

GIOCHI PER RAGAZZI. 

26 Settembre

FIERA - Esibizione per le vie del paese dei GIGANTI dei ragazzi di Brattirò.

Mostra Fotografica sulla festa dei SS. Medici Cosma e Damiano.

Ore 21.30 - Spettacolo DOMINICI'S Le Fontane Danzanti in Classic Music con fiamme.

27 Settembre

Ore 15,00: Asta delle offerte votive.

Ore 21,30: Estrazione biglietti dei premi in palio.

Ore 22,00: SAMUELE BERSANI in concerto

A conclusione dei festeggiamenti avrà luogo il consueto spettacolo pirotecnico.

Alcuni dei circa 18 emigrati in Argentina che sono ritornati per la festa del 2010

al microfono Raffaele Pugliese da 60 Anni in Argentina

 Raffaele Pugliese da 60 Anni in Argentina con il Sindaco di Drapia Alessandro Porcelli

e gli altri emigranti Argentini

Gli emigrati in Argentina sul palco della Riffa

La Migliore coperta per i santi

I Rolli

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Il faticoso e appassionante lavoro per portare a termine "Medici del corpo e dell'anima" di Enzo Carone.

Titolo: Un documentario realizzato col cuore.

Filmato sulla grandiosa festa settembrina di Brattirò in onore dei Santi Martiri Cosma e Damiano.

INTRODUZIONE

“Medici del corpo e dell’anima”, il documentario firmato dal giovane regista tropeano Enzo Carone sulla festa di fine settembre a Brattirò in onore dei Santi Martiri Cosma e Damiano, è stato presentato il 31 luglio scorso nella piazza del medesimo paese. La serata, molto partecipata, ha suscitato forti emozioni, soprattutto quando sono scorse le immagini del compianto parroco della comunità brattiroese, don Giuseppe Furchì, al quale il Comitato Festa 2010, produttore dell’opera, ha dedicato il documentario.

IL MOTIVO DELLA MIA TESTIMONIANZA

Personalmente ho avuto l’onore di partecipare a tutte le fasi della realizzazione del filmato. Tramite questo giornale, che è il mezzo di informazione nella cui redazione ho l’onore (scusate se ripeto la parola “onore” ma non trovo sinonimi altrettanto significativi) di essere incluso, desidero raccontare l’iter che ha portato alla realizzazione del documentario: una ulteriore testimonianza riferita ad un’opera che, ne sono convinto, rimarrà nella storia di questi luoghi.

PERCHE’ REALIZZARE IL DOCUMENTARIO

L’idea di realizzare il documentario risale all’estate scorsa. Mentre pranzavamo, a casa mia, si parlava di “Mio padre nel lager”, il docufilm di Enzo Carone tratto dal libro di Antonio Pugliese. Si rifletteva, più precisamente, sul nuovo modo di comunicare momenti importanti utilizzando nuovi mezzi, nuovi linguaggi, nuove tecnologie (in quel caso si discuteva di Giuseppe Pugliese la cui vita è stata appunto narrata, oltre che col libro scritto dal figlio, anche attraverso le immagini di una sorta di film). Pensando alla nostra festa settembrina (mio padre, Pasquale Vallone, era presidente del Comitato 2010) ed applicando ad essa le osservazioni pocanzi esposte, abbiamo concluso che era il caso di immortalarla, tramandarla, proprio facendo uso di queste nuove modalità che la tecnologia metteva a disposizione.

SUBITO AL LAVORO...

Mio padre ha quindi informato gli altri 11 membri del Comitato circa questa possibilità e, riscontrato un certo favore ed entusiasmo, mi ha incaricato di prendere i primi contatti con Enzo Carone che già conoscevo per avere lavorato con lui proprio in “Mio padre nel lager”. Siamo andati quindi a trovarlo, gli abbiamo esposto la nostra idea e gli abbiamo lasciato il libro sulla festa di Brattirò dedicata ai Santi Medici, volume che ha scritto mio padre non molti anni fa. Enzo ha immediatamente accolto e condiviso l’idea, dicendo di non preoccuparci per il suo compenso perché le questioni economiche sarebbero state di secondaria importanza: ciò che contava era impostare il lavoro al più presto e darsi da fare perché sarebbe stata una cosa bellissima, un omaggio magnifico da fare ai Santi Medici, alle future generazioni di Brattirò ed alle migliaia di emigrati brattiroesi sparsi nel mondo. Per prima cosa bisognava raccogliere tutte le immagini e le informazioni disponibili sulla festa. Dopodiché era necessario abbozzare il contenuto, i lineamenti, che si intendeva dare all’opera,cioè la sequenza temporale del racconto. Una volta fatto ciò, si poteva programmare il calendario delle riprese. Questo è quello che abbiamo fatto nella prima fase di preparazione del documentario.

INIZIANO LE RIPRESE

Enzo è salito a Brattirò durante la novena (il 19 settembre) per filmare le prime immagini. È stato in paese anche il 27 settembre, grande giorno di festa, sia di mattina che durante il pomeriggio e la sera. Inizialmente pensavamo di riuscire a definire l’opera per il periodo natalizio, ma ci siamo resi conto che non ce l’avremmo fatta, anche perché la moglie del regista, Maria Vittorioso, era in dolce attesa ed Enzo non aveva la mente libera da ogni preoccupazione (a inizio novembre è nato Giovanni, un bellissimo bambino).

LE INTERVISTE

Nel novembre 2010 il regista si è recato più volte a Brattirò. Per fare le interviste, assieme a me ed a mio padre, alle persone anziane del paese; a mio padre stesso (il quale compare più volte nel video, occupandosi della consulenza storica), al sindaco Alessandro Porcelli ed a don Giuseppe, che ha subito condiviso l’idea perché, sono sue parole, “restasse un ricordo tangibile”. Gli anziani intervistati, memoria storica di questi luoghi, davanti alla telecamera hanno dimostrato tutta la loro saggezza, in modo spontaneo e cordiale. Per tale motivo il regista ha deciso (e noi d’accordo con lui) di sezionare le interviste e inserirle costantemente nel filmato, come una sorta di tema portante, che riaffiora di continuo e che talvolta si interseca con immagini di bambini, i quali invece rappresentano il futuro, la continuazione della tradizione, del culto e della devozione. Le parole pronunciate, sempre nelle interviste, da don Giuseppe, da Lelino Rombolà, da Antonio Pugliese, ci hanno fatto emozionare perché in esse ci siamo immediatamente riconosciuti. Tali interventi andavano perciò anch’essi inseriti nel filmato senza tagli.

QUASI PRONTI...

Il materiale disponibile, a questo punto (cioè una volta terminate le interviste), era enorme, ma mancavano ancora alcune cose prima di procedere al montaggio. Tra queste, le musiche e la colonna sonora, oltre che il testo da far leggere ad una voce fuori campo. Alla compilazione del testo ci ha pensato mio padre, mentre per la registrazione del medesimo abbiamo contattato un giornalista di Rk, Alessio Bompasso, che non smetteremo mai di ringraziare. Come non smetteremo mai di ringraziare Carmine Barrese (autore della stupenda colonna sonora, contattato dal prof Antonio Pugliese) e il maestro Vincenzo Laganà (autore della splendida musica cantata dal coro don Giosuè Macrì di Tropea). Tutte queste persone hanno contribuito, con la loro arte e senza pretendere alcun compenso, alla realizzazione del documentario. A loro la gratitudine e la riconoscenza del Comitato festa 2010 e di tutta la comunità di Brattirò.

VIA AL MONTAGGIO

Ad inizio anno Carone si è messo a lavorare sul montaggio. Io e mio padre siamo rimasti costantemente in contatto con lui: decine di telefonate, decine di e.mail. Decine di volte siamo inoltre scesi a Tropea nel suo studio, per non lasciare nessun particolare al caso, per curare ogni minimo dettaglio del filmato.

LA MORTE DI DON GIUSEPPE

Pensavamo di terminare il lavoro a primavera, ma a marzo è arrivata la sconvolgente notizia della morte di don Giuseppe. Una notizia inaspettata, triste, tristissima, che ci ha fatto scivolare nello sgomento e ha fatto saltare tutto il programma che avevamo in mente e che stavamo portando avanti. Dopo i funerali abbiamo deciso di reimpostare il montaggio. Si è curata per intero la partecipazione del parroco e l’intervista fatta a lui è stata spezzettata e opportunamente inserita secondo le circostanze del documentario che il Comitato ha doverosamente dedicato a don Giuseppe.

REIMPOSTAZIONE DEL LAVORO

Carone, con enorme pazienza e altrettanta passione, si è rimesso perciò di nuovo al lavoro. Il filmato, nonostante vari problemi sorti con le didascalie, con alcune scene e con alcuni “vuoti” da riempire, è ormai (e finalmente) pronto a maggio. Ma decidiamo di proiettarlo in estate quando Brattirò avrà un nuovo parroco (dal 1 luglio è stato nominato don Sergio Meligrana a cui vogliamo tanto bene) e quando in paese ci saranno i tanti emigranti per le ferie. Al filmato, sempre a maggio, è stato aggiunto un breve commento commemorativo e introduttivo di mio padre in memoria di don Giuseppe.

ULTIMI ACCORGIMENTI

Non rimane che scegliere il titolo dell’opera e prepararne l’uscita. Si rende quindi necessario: trovare un impianto audio adeguato; fare delle targhe da consegnare ai protagonisti; trovare le sedie per la proiezione; stampare manifesti, inviti, locandine, impostare una campagna di comunicazione adeguata per informare circa l’uscita, etc. Tutti i membri del Comitato si sono in tal senso adoperati con molta dedizione, precisione e impegno. Quanto al titolo del documentario abbiamo scelto questo perché una delle persone anziane intervistate (Rosa Pugliese di 97 anni) nel filmato recita spontaneamente una preghiera particolare e antichissima, una invocazione che ci ha ispirato per la titolazione “Medici del corpo e dell’anima”.

GRAZIE ENZO

Alla fine tutto è andato come doveva. In ogni fase di preparazione del documentario ci abbiamo messo il cuore. La proiezione, come dicevamo all’inizio di questo resoconto-testimonianza, ha suscitato forti emozioni e richiamato tantissime persone in una magnifica serata estiva che ricorderemo a lungo. Un grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del filmato. In particolare al regista Carone, figlio di questa terra e vero artefice di questo lavoro. Grazie di cuore Enzo. Ci hai fatto tremare il cuore. In bocca al lupo per il tuo nuovo lungometraggio che, siamo sicuri, porterà il tuo nome, e quello di Tropea, sempre più in alto.

Mario Vallone

Momenti della presentazione del documentario: il regista Enzo Carone

Momenti della presentazione: il Sindaco Alessandro Porcelli e il Dott. Vallone

Il dott. Vallone consegna la targa ricordo al fratello di Don Giuseppe

Il nuovo Parroco di Brattirò don Sergio Meligrana parla al pubblico

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