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 La Chiesa di Gasponi si ricostruisce

 >>====> Gasponi

Il Vescovo ha parlato a don Giuseppe della pratica durante la visita all’ospedale:

"Lui ha gioito"

Titolo: Chiesa Gasponi, situazione sbloccata

Questione citata da mons. Luigi Renzo nel corso del funerale  del compianto sacerdote

Drapia - Volge verso la direzione giusta la complicata vicenda relativa alla ricostruzione della chiesa della frazione Gasponi, questione alla quale il nostro giornale ha più volte dedicato ampio spazio. L’edificio religioso, dedicato a S. Acindino Martire, nel maggio 2009 era stato chiuso dopo l’intervento dei vigili del fuoco che avevano accertato delle evidenti minacce di cedimento della struttura.

Da allora è iniziato un lungo e complicato cammino per la costruzione di una nuova chiesa al posto della vecchia; quest’ultima si sarebbe dovuta demolire.

Da più di un anno i fedeli gasponesi si riuniscono presso i locali della ex scuola elementare adibiti a chiesa. Una situazione strana e curiosa che ci si augura possa rientrare nella normalità al più presto. Per supportare la procedura burocratica per la costruzione della nuova chiesa, a Gasponi era stato quindi formato un comitato presieduto dal compianto don Giuseppe Furchì, sacerdote che ci ha lasciato il 6 marzo scorso, deceduto all’ospedale di Vibo Valentia, nosocomio in cui si era recato per un delicato intervento chirurgico.

Le difficoltà maggiori erano sorte in quanto la normativa vigente prevedeva - tra le altre cose - la costruzione di una ulteriore piccola struttura a fianco della chiesa, destinata ai servizi pastorali. Il Comune aveva provveduto, tramite delibera consiliare, a cedere uno spazio alla Curia ma erano sorti problemi nella formalizzazione della “sdemanializzazione” poiché mancavano alcuni passaggi burocratici precedenti all’atto di cessione gratuita dell’ente.

La pratica è stata finalmente sbrogliata proprio alcune settimane fa ed il Consiglio comunale drapiese ha votato all’unanimità, nel corso della sua ultima seduta, un’integrazione della precedente delibera che, sostanzialmente, permettere di superare l’intoppo creatosi.

Il finanziamento, stando alle fonti disponibili, c’è e dovrebbe essere di 600 mila euro finanziati in buona parte dalla Cei. Pochi giorni prima che don Giuseppe morisse all’ospedale di Vibo si era recato a trovarlo il Vescovo della diocesi di Mileto, mons. Luigi Renzo, il quale, nel corso dell’omelia ai funerali del parroco ha ricordato - tra le altre cose - proprio il momento del suo incontro con don Giuseppe in cui i due hanno parlato della vicenda gasponese. “Ho preso discorso sulla chiesa di Gasponi - ha affermato il presule davanti alle tantissime persone accorse per l’ultimo saluto al sacerdote - e gli dicevo: Finalmente siamo arrivati ad un punto perché la pratica è ora a Roma e siamo in attesa del decreto per dare inizio ai lavori”.

La reazione di don Giuseppe alle parole del Vescovo, come ha riferito lo stesso Renzo, è stata molto significativa: “Lui ha gioito felicissimo”- ha spiegato il presule, sottolineando quanto il prete si era impegnato e quanto ci teneva affinché Gasponi riavesse la sua chiesa. Renzo ha poi aggiunto che sarebbe stato bello se i lavori fossero iniziati con don Giuseppe ancora tra noi, ma lui ci sarà ugualmente con la sua presenza spirituale che non ci abbandonerà mai.

Mario Vallone, Il Quotidiano della Calabria, 1 aprile 2011

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