calabria.gif (532 byte)

logo.JPG (15023 byte)

 Don Giuseppe Pagnotta

>>=====> Mesiano

Don Giuseppe Pagnotta,

" Accipreviti di Chiuppi "

di F. Fiamingo

Giovedì 11-11-2010 all’età di 104 anni è morto a Vena Superiore, dove viveva, il sacerdote Don Giuseppe Pagnotta, assistito dai famigliari dal 1984, quando aveva lasciato la missione pastorale di sacerdote nelle due piccole comunità di Papaglionti e Mesiano.

Don Giuseppe divenne sacerdote nel 1936 e subentrò nella parrocchia di San Pantaleone nel 1938, al defunto Don Giuseppe Antonio Fiamingo di Zungri, fratello maggiore dell’Arc. Nicola Fiamingo, tanto amato dagli zungresi.

Tra i due sacerdoti, negli anni si era stabilito un rapporto di collaborazione; Don Giuseppe lo si incontrava spesso nella parrocchia di Zungri per le funzioni religiose più importanti come Pasqua, la festa della Madonna della Neve, Comunioni, il Corpus Domini.

La Sua presenza in paese si avvertiva anche per altre motivazioni. Il Venerdì per Zungri è sempre stato il giorno del mercato, che Don Giuseppe frequentava spesso; arrivava a piedi lungo un viottolo scorciatoia che collegava il Comune di Zungri con la frazione Papaglionti, attraversando lungo il percorso, ben tre fiumare. Sbucava, dalla strada adiacente il Santuario della Madonna della Neve, con stivali di cuoio e fucile da caccia a spalla.

Si recava subito in Municipio, dove aveva mandato dei suoi parrocchiani a sbrigare delle documentazioni, ed esternare le rivendicazioni della Sua comunità all’amministrazione comunale, per poi dedicarsi alla visita del mercato e a quello degli animali in particolare.

Alla fine degli anni 50, Don Giuseppe dice addio all’antico viottolo  giungeva, anche per lui, l’era della motorizzazione. Arrivava con una vecchia topolino di colore grigio, all’interno della quale caricava di tutto, passeggeri e quanto gli poteva essere utile.

Negli anni sessanta insegnava religione presso l’istituto tecnico industriale di Vibo Valentia.

Don Pagnotta, è stato sicuramente un sacerdote molto popolare su questo territorio; c’è chi lo definisce il prete cacciatore, chi il prete contadino, ma per tutti rimane "l’accipreviti di chiuppi".

Un prete d’altri tempi, che nel giorno del suo funerale (13-11-2010), prima della funzione religiosa celebrata nella Cattedrale di Mileto, ritorna nei luoghi della Sua missione pastorale, per una veglia di preghiera.

Ad accogliere la bara, nella chiesa della Madonna della Neve di Mesiano e in quella nuova di San Pantaleone di Papaglionti, inaugurata proprio dallo stesso sacerdote nel 1984, tanti fedeli e il nuovo parroco Don Felice La Rosa.

La salma del religioso estinto è sepolta, nella tomba di famiglia, nel cimitero di Scaliti di Filandari

____________________________________________

In merito alla figura di questo sacerdote, alleghiamo un articolo scritto dal Prof. Franco Pagnotta, in occasione della festa del suo centesimo anno.

Tratto  da: "Il Quotidiano i Calabria" – 18 Gennaio 2007

Don Pagnotta, prete d'altri tempi

Filandari - E' nato a Scaliti, piccola frazione di Filandari, il 17 gennaio 1907. Da ieri don Giuseppe Pagnotta ha varcato, dunque, la soglia del secolo di vita. Cento anni vissuti con la consapevolezza e la gioia di una scelta, quella sacerdotale, della quale è andato sempre fiero. A festeggiare l'anziano prete, da un mese costretto a letto per via di una frattura al femore, molti ex parrocchiani, amici, confratelli che nella giornata di ieri gli hanno fatto visita nella casa di Vena Superiore, dove, da quando (nel 1984) si è ritirato dalla pastorale attiva, vive amorevolmente assistito dai nipoti.

Nel tardo pomeriggio di ieri don Giuseppe ha potuto partecipare alla santa messa presieduta da monsignor Vincenzo Rimedio e concelebrata da don Filippo Ramondino, da don Felice La Rosa e da don Giuseppe Ferrari, da sempre vicini a questo sacerdote che ha saputo farsi volere bene per quel modo concreto, essenziale, convinto di fare il prete, in anni in cui, oltre che per il radicamento della vita religiosa, il parroco era chiamato anche a lavorare per l'elevazione sociale e la promozione umana delle anime a lui affidate. Alla festa di ieri sera ha partecipato anche il sindaco di Filandari Domenico Talotta che ha portato i saluti e gli auguri dell'intera comunità.

Dopo l'ordinazione sacerdotale, avvenuta nel 1936, don Giuseppe venne nominato parroco di Papaglionti di Zungri e di Mesiano di Filandari. In queste due parrocchie rimase per cinquant'anni, distinguendosi per l'impegno a favore dei più deboli, in pratica di tutti i parrocchiani, perché in quegli anni la miseria era di casa in quasi tutte le famiglie. Poi la seconda guerra mondiale e il periodo, difficile ma ricco di speranza, della ricostruzione. Lui, questo prete che per antonomasia è diventato il "prete dei Pioppi", è stato sempre in prima linea a combattere per i diritti della sua gente. Diritti all'istruzione (fu lui a creare il primo asilo infantile a Mesiano), ad una dignitosa abitazione (tra i protagonisti per il trasferimento a monte della vecchia Papaglionti dopo l'alluvione), ad avere servizi importanti come l'acqua, la corrente elettrica, la linea del telefono. Commovente la sua predilezione per i bambini, per i quali ha lasciato un appezzamento di terreno a Mesiano dove costruire, tramite la Curia, una struttura a loro destinata.

«Don Giuseppe - ha ricordato don Filippo Ramondino - è stato un prete d'altri tempi, costantemente vicino ai bisogni dei suoi parrocchiani e con una spiritualità fondata su principi molto fermi. Un esempio per tutti noi». E una rappresentanza del clero, guidata dal vescovo Cortese, andrà a trovarlo, domenica sera, per una celebrazione eucaristica che sarà un grazie a Colui che cento anni fa gli diede la vita e lo chiamo nella sua messe.

Con i suoi cento anni, il vecchio parroco di Mesiano è anche l'unico allievo ancora in vita del pontificio seminario diocesano "San Pio X" di Catanzaro che venne distrutto da un incendio qualche tempo dopo la sua ordinazione sacerdotale. Tanti altri primati, sicuramente, e tanti ricordi che si fanno leggero rimpianto, forse, per un'età, quella da lui vissuta accanto alla gente di Mesiano e Papaglionti, fatta di passione per la vocazione di prete e di impegno quotidiano per la persona in quanto tale, intesa nella sua globalità. La sua voce un po' impastata e i suoi occhi che sanno sorridere daranno ancora fiducia, ne siamo certi, a chi gli si avvicinerà per un saluto, un consiglio, un conforto.

Franco Pagnotta

Zungri 1952 - Processione della Madonna della Neve - A Dx Don Giuseppe Pagnotta, al centro il vescovo mons. Vincenzo De Chiara, a Sx l’arciprete Nicola Fiamingo.

Altare della nuova chiesa di San Panteleone a Papaglionti

L’antica chiesa di Papaglionti ricostruita dopo il terremoto del 1905 con il parroco Francesco A. Fiamingo

L’antico Calvario di Papaglionti  (sulla strada per S. Marco)

Torna Su

Home Page >>====> di

logo.JPG (15023 byte)

e-mail:  Piapia@Poro.it

Di Bella ©CopyRight 2000