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Le Spiagge della Costa degli Dei
Le Spiagge della Costa degli Dei e del Poro M.G.E. È la prima guida bilingue (italiano-tedesco) dedicata al litorale vibonese, nata dall’esigenza di informare i turisti sulle diverse tipologie di spiagge libere della costa degli Dei. Il volumetto pubblicato da Meligrana Giuseppe Editore (pag. 85, euro 5,00) di facile consultazione e dal pratico formato, è corredato da foto e da una vista satellitare della zona costiera. La particolare struttura morfologica del litorale, caratterizzato da alte pareti rocciose a picco sul mare, spesso non consente di individuare o raggiungere con facilità un tratto di spiaggia non visibile dalla strada o non indicato dalla segnaletica. Il turista occasionale, il viaggiatore straniero o anche il semplice vacanziere della domenica alla ricerca di una spiaggia tranquilla o poco affollata trova nella guida di Cotroneo l’aiuto giusto per soddisfare le proprie esigenze. Nei quaranta chilometri da Pizzo a Nicotera, l’autore individua e suggerisce ottantacinque spiagge, più o meno conosciute, da raggiungere via terra o via mare. Già autore del pregevole volume "Il Poro e la Costa degli Dei" (Laruffa editore), Luigi Cotroneo, architetto urbanista ma appassionato escursionista nel territorio del Poro, in questa guida descrive le spiagge, informa il lettore sul tragitto più agevole da intraprendere, sui centri ristoro o sui parcheggi e i lidi di cui sono fornite le spiagge. "Ho cercato di essere sintetico", scrive Cotroneo nella presentazione del volume, "dando le informazioni essenziali e necessarie per ogni singola spiaggia citata e, con l’ausilio del supporto fotografico, di fornire anche un’indicazione visiva del posto descritto, così da permettere al lettore di poter effettuare a tavolino una scelta del luogo in base ai propri gusti". Un percorso per mare o per terra che inizia a Nord con la spiaggia di Colamaio e termina a Sud con quella di Marina di Nicotera. Spiagge lunghe, larghe o brevi strisce di terra nascoste da scogli o circondate da una lussureggiante vegetazione, c’è solo da scegliere la più desiderata o quella che incuriosisce di più o magari segnare sulla guida quella già visitata e quella in cui trascorrere la prossima domenica di mare. “La guida”, continua Cotroneo “ è utilissima anche ai natanti che possono esplorare la zona via mare con le loro imbarcazioni e godere del fascino di spiagge e scogliere incontaminate e isolate”. Ogni spiaggia nasconde e custodisce una storia o una leggenda racchiusa nel proprio nome riportato in vernacolo dall’autore. Nomi e soprannomi dati a quelle spiagge nell’antichità e tramandati fino ad oggi: A tonnara, La Pizzuta, Jiri Vasi, U Sapuni, Occhiali, A Vraci, A Seggiola, A Petra Russa, Proserpina, Mari Randi. Solo a nominarle queste spiagge evocano gli Dei. Cristina Marra |
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