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Festa della Madonna della Neve 2011
Zungri - Solenni Festeggiamenti in Onore della Beata Vergine della Neve Comitato Civico del 2011 "Insieme e sempre per la Festa del 5 Agosto" Zungri 3-4-5 Agosto "Per rinverdire antiche tradizioni e con fede sempre più profonda nei valori cristiani, anche quest'anno ZUNGRI è impegnata a preparare quel clima festoso che commuove ed esalta lo spirito di quanti sentono di tributare a MARIA SANTISSIMA amore e filiale attaccamento. Nella esplosione di luci e di colori, di suoni di voci e di canti che perpetuano la religiosità degli Antenati, ognuno si predispone a vivere momenti esaltanti e significativi della propria vicinanza intima e profonda alla MADRE CELESTE" Programma Civile Martedì 26 Luglio 2011
Mercoledì 3 Agosto 2011
Giovedì 4 Agosto 2011
Venerdì 5 Agosto 2011
L'illuminazione delle vie cittadine sarà curata dalla rinomata ditta: MUSICA & SPETTACOLO di Mario Staropoli Triparni (W) Il Comitato Ringrazia e Augura Buona Festa a tutti |
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Santuario madonna della Neve illuminato a festa Impianto luminarie realizzato dalla ditta Mario Staropoli – Triparni VV |
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Diocesi di Mileto. Nicotera. Tropea Parrocchia San Nicola Vescovo Santuario Mariano Diocesano di "Maria SS.ma della Neve" in Zungri di VV SOLENNI FESTEGGIAMENTI IN ONORE DELLA "BEATA VERGINE MARIA DELLA NEVE" PATRONA DELLA CITTA DI ZUNGRI DAL 26 LUGLIO AL 05 AGOSTO 2011 Carissimi fedeli di Zungri, carissimi fratelli emigrati che ritornate nelle vostre famiglie, nel vostro paese e tra i vostri amici; carissimi figli devoti della Mamma Maria della Neve convenuti ad onorarla in questo luogo di preghiera e di benedizione; a voi,presenti e lontani il saluto di Cristo Risorto e di Maria Sua e nostra dolcissima Madre,ma anche il mio cordiale e caloroso abbraccio di Pastore di questa comunità Parrocchiale. Anche quest'anno viviamo intensamente questa festa Mariana che vuole richiamarci su due temi: "l'essere Chiesa con la Chiesa" e " L'essere famiglia nella e della Chiesa", due temi questi che ci accompagneranno nel nuovo anno pastorale 2011-2012. Oggi Maria porta al cristiano una novità, ed è la sua stessa vita, la vita di Maria che prende una strada 'diversa'... originale, strana... nuova Lei ci propone ancora una volta il suo Figlio Gesù ! Gesù, la Parola di vita, è la NOVITÀ' per tutti ! Gesù è la risposta alla nostra voglia di novità, di apertura, dì. scoperta e si mette in contrasto con le nostre situazioni ripetitive, scontate, anomale, noiose... fatte di scadenze obbligate! Per questo la sua Parola in noi ha il gusto della... novità ! Lui il Maestro e Signore ci invita a incamminarci sulla sua strada, e la strada di Gesù è nuova, aperta, varia, panoramica... in salita sì, ma percorribile ! Con Maria la donna comunitaria perché vive, prega testimonia con gli Apostoli la presenza e il dono dello SPIRITO che anima e vivifica la Chiesa di Cristo, camminiamo e guardiamo a Colui che l'ha resa Madre nostra e guida sicura sul nostro cammino verso la Santità. Auguri e buona festa a tutti PROGRAMMA RELIGIOSO Martedì 26 Luglio 2011 - Ore 20.00 Inizio Novena in onore della Madonna della Neve Da Martedì 26 Luglio a Martedì 04 Agosto 2011
Martedì 02 Agosto 2011
Giovedì 04 Agosto 2011
Venerdì 05 Agosto 2011 "SOLENNITÀ DELLA MADONNA DELLA NEVE, NOSTRA PATRONA S. Messe: Ore 7.30 - Ore 9.00
Il parroco Don Felice La Rosa e il comitato festa, si onorano della vostra presenza alle Sacre Funzioni religiose in onore della Madonna della Neve e vivamente ringraziano quanti si presteranno a collaborare per la buona riuscita della nostra festa per la nostra dolce e cara Mamma Maria. Ringraziamo vivamente la parrocchia di "Santa Maria Maggiore in "Mezzocasale di San Gregorio D'Ippona " per la loro disponibilità e la gradita presenza. Inoltre ringraziamo il Sig. Sindaco e le autorità territoriali del Comune di Zungri per la loro collaborazione. "Di Lei non si parla, di Lei si canta. A Lei non si pensa, La si ama ed invoca. Non è oggetto di studio, ma di poesia. I più grandi geni dell'universo hanno messo il pennello e la penna al Suo servizio. Capolavoro del Creatore,Maria, per la quale lo spirito Santo ha sbizzarrito tutte le Sue invenzioni, ha versato molte Sue ispirazioni.
Bella Maria ! Di Lei mai abbastanza si dirà" . Il Parroco Sac. Felice La Rosa |
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Zungri - Solenni festeggiamenti in onore della Madonna della Neve Immagini varie di Francesco Fiamingo
Il mega concerto di Nino D’Angelo |
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Concerto Bandistico Città di Alaino CE |
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Concerto Bandistico G. Verdi Zungri |
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Francesco tra i palloncini di devozione alla Madonna della Neve |
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La Solenne celebrazione Eucaristica di Don Felice La Rosa |
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Il sindaco Franco Galati e le autorità militari presenti alla celebrazione |
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Devota zungrese in Preghiera davanti al Quadro della Madonna Della Neve |
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Il pubblico devoto in attesa della processione |
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Le trombe annunciano l'uscita del Quadro della Madonna della Neve dalla sua chiesa e l'inizio della Processione |
Il Quadro miracoloso Esce dal Santuario in Processione
Don Felice La Rosa e il Sindaco Franco Galati alla guida della processione
Immagini varie della processione
Immagini varie della processione |
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La banda accompagna il Quadro in Processione |
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Immagini varie della processione
Immagini varie della processione
Immagini varie della processione
Il canto della Litania in onore della Madonna
Il rientro del Quadro nel Santuario
Marianna Accorinti e Aldo Mazzitelli, emigrati zungresi in Argentina,In visita al Santuario
Il Concerto serale di musica sinfonica |
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I Fuochi pirotecnici a chiusura della festa Le Luminarie della festa sulla Via del Santuario
Francesco Fiamingo |
“ 'a fera da Madonna” Zungri anni 50 Tratto dalla raccolta "Quadretti Zungresi" La presenza degli zingari nelle campagne limitrofe, in cerca di foraggi per i propri animali ed il loro girovagare per le vie del paese, precede di qualche giorno la fiera della "Madonna da Nivi" che si svolge il 3 Agosto in occasione dei solenni festeggiamenti in suo onore. Risulta nella tradizione locale un appuntamento commerciale, soprattutto, per le attività agricole, artigianali e zootecniche della zona. La dislocazione logistica risulta sempre di stabile ubicazione nell’oliveto della famiglia Fiamingo, sottostante l’attuale Via Adua, località al tempo indicata come "subbra a cruci", dove la frescura degli olivi secolari, consente ai contadini di disporre al meglio gli animali ed i loro carri. Una parte del territorio è occupata dalla comunità degli zingari ed intorno ad essa viene svolto il mercato degli equini (asini, cavalli, muli ), a fianco sono disposti i suini e gli ovini, il resto dell’area è occupato dai bovini. I contadini più esperti sono arrivati durante la notte, alla luce del lume a petrolio ed hanno occupato le migliori posizioni, per evidenziare al meglio le qualità dei propri animali e trovarsi in una zona centrale di passaggio dei commercianti. Alcuni, provenienti da paesi distanti, sono partiti nel pomeriggio del giorno precedente e hanno sostato, durante la notte, intorno alle masserie limitrofe. L’accesso alla fiera non è libero, ogni contadino deve pagare una quota in funzione al numero dei suoi animali; la somma ricavata è utilizzata per i festeggiamenti religiosi e civili. Intorno alle ore otto, quando ormai tutti hanno preso posizione, gli spari di fuochi pirotecnici, indicano nel detto locale che la fiera " trasi " in altre parole sono aperte le trattative. La presenza, sulle strade limitrofe, di camion vuoti sono di buon auspicio, ciò significa la presenza di grossi commercianti, di solito "napoletani o riggitani", oltre ai normali compratori locali e ai macellai della zona. All’interno della fiera prestano continuo servizio i carabinieri, spesso scompaiono portafogli, si creano liti nelle contrattazioni, soprattutto, dove sono in azione gruppi di zingari. La giornata di solito è calda, all’interno della fiera non vi sono fontane; alcuni ragazzi del posto, con una brocca di terracotta ed un bicchiere distribuiscono, ai richiedenti, una bevuta d’acqua fresca al prezzo di 5 lire. Le trattative di vendita tra il contadino ed il potenziale acquirente, seguono un rituale fatto di gesti e parole ben definito, al quale bisogna attenersi. Alla domanda del prezzo di vendita, il contadino risponde con un prezzo più alto del reale valore; l’acquirente, in modo sornione inizia a scrutare meglio la bestia, gli gira intorno, gli da qualche colpetto con il suo nervo o il bastone, evidenzia qualche particolare negativo dell’animale e sollecitato dal venditore, effettua a sua volta un’offerta che risulta assai inferiore alla prima richiesta. Inizia così quel dialogo di maestria di parole che non completano e non interrompono la trattativa. A questo punto, entrano in gioco alcune persone che, fino a quel momento hanno fatto gli spettatori interessati, sono i cosiddetti "senzali o zaraffi" i quali, sotto la promessa di un premio con il buon esito dell’affare, svolgono il ruolo d’intermediari nella trattativa. Il commerciante, dalla tasca interna del suo gilet, estrae un portafoglio a mantice pieno di banconote rosse di diecimila, una di queste è data allo "zaraffo" nel tentativo di farla accettare al contadino come caparra, ma questi, non soddisfatto del prezzo, rifiuta la banconota e si precipita a bloccare il commerciante che si accinge ad imprimere il suo timbro d’acquisto sulle natiche della bestia. Seguono altri litigi, in aiuto delle ragioni del contadino intervengono altri suoi amici, il commerciante alza il prezzo ed egli con aspetto sempre di insoddisfazione, accetta la caparra. La bestia è timbrata ed alla fine della giornata, il commerciante provvederà al ritiro ed al pagamento della restante somma. La maggior parte delle vendite avviene durante la mattinata quando, come si suol dire, commercianti e macellai hanno fatto la loro "passata", in altre parole hanno fatto i loro maggiori acquisti. Rimangono ancora altre trattative a livello locale tra gli stessi contadini e, in questo caso, si va per le lunghe, perché il contadino acquirente ha bisogno di garanzie sull’animale che sta acquistando quali: i litri di latte al giorno, l’età o il numero "di figghiate" (parti), l’abitudine ai lavori di traino, il modo in cui è alimentata; si controllano anche i denti. Alla fine della trattativa il venditore, sornione e dispiaciuto, si rammarica di aver ceduto la sua bestia solo per necessità impellenti al prezzo di "una mangiata di pipi"; l’acquirente spera e si consola solo con le garanzie verbali avute, altrimenti va dicendo, "u fici accattitu, ca spendivi nu patrimoniu", ma dietro l’apparente farsa , entrambi sono soddisfatti dell’affare concluso. Nelle ore pomeridiane, la fiera finisce le ultime contrattazioni, qualcuno non ha venduto ed esce dalla fiera sconsolato e con una frase esprime tutto il suo rammarico "non ‘ndi jhavuraru i nenti" come dire non ha avuto nessuna domanda per i suoi animali. La fiera comunque è finita i "feraioli" ritornano nelle loro campagne o nei paesi limitrofi; rimangono ancora, nella la loro postazione, gli zingari i quali, nei giorni successivi alla festa, cercheranno di vendere o barattare i loro attrezzi, per le case del paese. All’uscita della fiera, i contadini colgono l’occasione di acquistare, sulle bancarelle disposte sulla strada, le attrezzature necessarie per i loro lavori, corde, selle per gli asini, zappe, accette, falci ecc. ll venditore di "mastazzoli" sempre presente cerca di vendere, a tutti, i suoi biscotti, il venditore di angurie si fa avanti offrendo una fetta del suo prodotto. Il presente racconto, a sua volta, espone un ricordo della " fera della Madonna ". Francesco Fiamingo |
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L’attuale ia Adua, nel giorno della Fiera "Madonna della Neve" Foto di Latino Fiamingo - Si noti l'abbigliamento: tutti con la camicia della festa, allora bianca - |
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Contadini di Arzona (Filandari) in viaggio verso la fiera |
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