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 La Chiesa di Potenzoni

 >>====> Potenzoni

Infiorata 2009  2008  2007

La Storia della Chiesa di Potenzoni

Canto Dialettale

La Chiesa di Potenzoni - Immagini di Tommaso Prestia

Ingresso al Paese

La Navata della Chiesa di Potenzoni

Maria SS. dell'Assunta post Restauro

L'altare

L'altare con la Madonna Maria SS. dell'Assunta

La chiesa di Potenzoni vista da dietro

Il Quadro al soffitto di Maria SS. dell'Assunta - Intestazione superiore

Chiesa di Potenzoni: il Quadro al soffitto di Maria SS. dell'Assunta

 Immagine del quadro della Madonna dell'Amore Divino

 Retro immagine del quadro della Madonna dell'Amore Divino

L'immagine di San Francesco di Paola

Preghiera a San Francesco di Paola

Maria SS. dell'Assunta prima del restauro a lato dopo il restauro

La Statua di San Francesco Paola

La Chiesa di Potenzoni

La Statua di San Francesco Paola

La Statua di San Antonio di Padova

La Madonna addolorata

La Statua di San Antonio di Padova

La Madonna addolorata

Chiesa di Potenzoni: Il Cristo Morto

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La Storia della Chiesa di Potenzoni

La Chiesa di Potenzoni nel 1600

 

La grandezza della chiesa è ben proporzionata al numero attuale di abitanti del paese che sono circa 300. Ma in periodi precedenti la popolazione era molto più numerosa: nel 1500 Potenzoni contava 600 abitanti e nel 1950 addirittura 1000. Nei secoli passati nella frazione sorgevano 3 chiese. Prima della chiesa attuale c’era sicuramente una chiesa di origine bizantina. I primi documenti che parlano della chiesa attuale risalgono al 1550. In quegli anni venne consacrato l’altare di Santa Caterina e in una bolla di Papa Giulio III, datata 4 Novembre 1550, si dice che sulla chiesa aveva il ius patronatus la famiglia Satriano. In un’altra bolla di Papa Paolo IV del 23 Agosto 1558 si parla della consacrazione dell’altare maggiore con la concessione di indulgenze particolari. La chiesa subì gravi danni a causa dei terremoti del 5 Novembre 1592 e del 27 Marzo 1638. Il 4 Settembre 1692 fu ricostruita per essere riconsacrata, come risulta dai documenti della curia. Ogni anno il 4 Settembre viene celebrata una Santa messa in simbolico ricordo della ricostruzione avvenuta nel 1692. La chiesa subì alcuni danni a causa del catastrofico terremoto del 1783, ma non furono di entità tale da impedire la celebrazione delle liturgie sante: lo testimonia il fatto che nell’ottobre dello stesso anno la statua di San Francesco di Paola, conservata nell’ormai distrutto Convento dei Minimi collocato fra Potenzoni e San Costantino, miracolosamente rimasta intatta durante il terremoto, venne portata nella Chiesa di Potenzoni non essendovi altre chiese rimaste in piedi nei paesi vicini quali San Costantino, San Leo e Briatico.

La Chiesa attuale è stata realizzata con una perfetta struttura fine - barocca settecentesca. Le linee del transetto e del presbiterio sono armoniose e si concludono in una piccola cupola, racchiusa dal tiburio, che si regge ancora nonostante sia stata fatta con canne e sacchi.

All’interno della Chiesa sono conservate le seguenti opere:

-  Maria SS Assunta: bellissima e rifinita statua lignea di stile barocco napoletano dei primi del 1700.

- San Francesco di Paola: apprezzata e antica statua di scuola serrese del 1500. Spostata dal Convento dei Minimi nella Chiesa di Potenzoni, e qui rimasta fino ai giorni nostri, dopo il terremoto del 1793.

- Madonna del Rosario:   statua lignea di origine ignota, probabilmente realizzata nel 1600.

- Madonna del Carmine:  statua lignea.        - San Nicola:                  statua lignea.

- Il Sacro Cuore di Gesù: statua lignea.        - Il Crocifisso:                 statua lignea.

Potenzoni: Piazzetta in Onore di San Francesco di Paola

 Canto Dialettale alla Madonna Assunta di Potenzoni 

Madonna di l’Assunta

venuta di lu mari:

vi damu tuttu l’amuri

chi nta lu cori nci sta:

siti la mamma nostra

e siti tutta bontà.

Di quando chijia spina

scippò lu vostru velu

di tandu quasi lu celu

si vitti ammenzu a nui:

Rigina di l’Assunta

chiju celu siti vui.

Subba a lu nostru altari

siti la gran signura

e ognunu s’innamura

di tutta sta beltà:

O Protettrici nostra

sarvatindi per carità.

E quando vi pregamu

vui statindi a sentiri

facitindi godiri

nu morzu puru cca

nzinu a quando la morti

ca bui ndi jungirà.

E ciunchi, a l’orbi, e surdi,

a tutti li malati,

a manu vostra dati

levatili di ja:

ca puru l’orfaneji

vi chijamanu mammà.

I quando siti ccani

vui siti la rigina:

Putenzuni s’inchina,

v’ammira sempri chijù:

O duci mamma nostra

portatindi a Gesù.

Nui sempri avimu a vui

e simu fortunati,

ma puru li migrati

vi penzanu di ja:

vui cumpurtati a tutti,

lu cori vostru sa.

E si li santi morti

chi tantu vi pregaru

ancora no scuntaru

li debiti a Gesù,

calati puru jani

portatili lassù.

Guardandu a bui, Madonna,

si spanna tuttu u celu

e a luci du Signuri

nta nui si vidi già:

chijuni lu tempu passa,

chijù vi volimu cca.

RITORNELLO

SI BENEDITTA, SI BENEDITTA

VIRGINI ASSUNTA , MADONNA NOSTRA.

 Ogni strofa va ripetuta due volte.

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