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 Tamburello Festival 2006

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LIBERTARANTELLA      Omaggio alla musica del Sud

Omaggio al Sud: torni ad occupare il posto che gli compete nella storia, nella memoria collettiva del Paese, nella Poesia e nell’Arte! Non è una richiesta né un auspicio né un invito né una speranza. E’ un impegno:  un impegno che si rinnova ormai da diversi anni per una ricerca, un’azione consapevole,  un insieme di iniziative progettate nel Sud, dalla sua gente, dai suoi amici in qualunque posto del mondo si trovino e da quanti riescono, senza pregiudizi, senza fariseismi e senza pietismi, a leggerne l’anima e a comprenderne la particolare sensibilità, l’afflato generoso, la religiosità. Tutti ingredienti che costituiscono il senso e l’essenza della poesia. Perché qui tutto, prima o poi, richiama la poesia della vita e della morte, della natura e dell’amore. Non è una poesia scritta con le rime o i versi meditati dei poeti e dagli artisti di professione, ma qualcosa che si apre a e sgorga senza preavviso come lo schiocco di una sorgente che ha roso la roccia o un lampo che trasforma la notte in giorno…o una nenia udita da lontano, nella notte, tenera e chiara come un raggio di luna.

La notate nei suoni calabresi e rasserenanti della zampogna e della pipita di Pasquale e Vincenzo, che scuotono le albe grigie della novena natalizia e rinnovano il senso popolare ma sempre alto e misterioso della buona novella. Tutti ascoltano le stesse note, allo stesso modo e sentono che l’attesa del Salvatore, che si ripete da duemila anni, in qualche modo,  scompagina gli assetti sociali della disuguaglianza e della diversità,  conferisce quella particolare disposizione d’animo verso la conciliazione, la comprensione, la fiducia e ci fa scoprire un sosia dentro di noi che, però, ci somiglia poco.

L’avvertite nelle storie raccontate dal teatro delle marionette di Micu Formica, delizia dei bimbi (e non solo). Fantasie, eroismi, teneri eventi d’amore, simpatiche burle si avvicendano nella magistrale espressione del puparo, che li condisce con l’ironica gestualità e la chiara trama del racconto, tanto da rendere superflua anche la conoscenza del nostro dialetto: un modo originale e sereno per ritrovare e riappropriarsi di vecchie memorie, vissute, udite, raccontate.

La vivete nelle musiche e nei canti  del Gargano, portati qui a Zambrone dai Cantori di Carpino. E mentre li ascoltate vi chiederete se state partecipando a una sagra estiva o a una rappresentazione ambientata nel mito greco, magicamente trasportata, attraverso il tempo, nei nostri giorni. Oppure penserete che, per incanto, un piccolo lembo del sud medievale, normanno e  bizantino sia sopravvissuto alle intemperie della storia e riviva ai nostri giorni.

La gustate nel ballo della camejuzza, tra voglia di esorcizzare il male e desiderio di allontanarlo deridendolo, in un fantasmagorico abbinamento di fuoco purificatore, suoni / frastuoni  - perché il male deve essere spaventato a morte per non tornare più -  e ballo propiziatore.

Tutto questo, e sullo sfondo una indimenticabile galleria di arti e di sapori locali e un laboratorio di strumenti musicali della tradizione meridionale, in una sola sera! Proprio così: in una sola sera! Offerto dalla nostra associazione culturale al popolo delle vacanze, alla gente del sud e del nord come piccolo tentativo di suscitare qualche riflessione sul nostro passato e sul nostro presente, per contribuire a sfatare falsità e pregiudizi sulla storia sociale e culturale del sud, di cui tutti discutono spesso senza conoscerla. Conoscere, tuttavia, in qualche modo, significa vivere e rivivere, attualizzare il passato filtrandolo attraverso l’obiettività dell’intelligenza e la saggezza dell’esperienza. E se la riflessione che riusciremo a suscitare, oltre che all’intelligenza, riuscirà a parlare anche al cuore, allora avremo raggiunto il duplice obiettivo di interessare divertendo e divertire interessando.

Per tutte queste ragioni e per altre che scoprirete raggiungendoci sulle nostre piazze il 9 agosto 2006, vi invitiamo ad intervenire.

Non ve ne pentirete e porterete con voi qualcosa che ricorderete.

 Salvatore L’Andolina

Presidente Onorario - Centro Studi Umanistici e Scientifici Aramoni

Centro Studi Umanistici e Scientifici "Aramoni"  www.Aramoni.it

Zambrone 09 Agosto 2006

TAMBURELLO FESTIVAL

III Edizione

 LIBERTARANTELLA

 Omaggio alla Musica del Sud

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 Programma della manifestazione:

  • Ore 20:00 SAGRA ARAMONESE ovvero la degustazione delle stuzzicanti pietanze della tradizione culinaria e dolciaria zambronese

  • Ore 20:30  I GIGANTI ARAMONESI l'eterno ballo d'amore fra MATA e GRIFONE

  • Ore 20:45  TEATRO: Pulcinella in Calabria; LE MARIONETTE di Domenico Formica

  • Ore 21:15  DUO CALABRESE PIPITA e ZAMPOGNA ovvero, i suoni tipici della tradizione popolare

  • Ore 22:00 CONCERTO DEI CANTORI DI CARPINO: la tarantella, magica e poetica, di maestri semplicemente straordinari

  • Ore 23:30 CAMEIUZZA originale spettacolo pirotecnico d’ispirazione storico-rievocativa

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  • GALLERIA D’ARTI... e MILLE SAPORI !

  • Mercato di prodotti enogastronomici locali; mostra di opere artigianali; esposizione artistica.

  • LABORATORIO DI STRUMENTI MUSICALI APPARTENENTI ALLA TRADIZIONE MUSICALE CALABRESE e GARGANICA

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Iniziativa realizzata con il contributo della REGIONE CALABRIA: Assessorato Pubblica Istruzione; e dell’Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia.

Il Palco del Tamburello 2006

Il Palco del Tamburello 2006

Il Ballo del Tamburello 2006

Tavoli per le consumazioni 2006

Stand per le distribuzione delle vivande 2006

Stand per le distribuzione delle vivande 2006

Strumenti Musicali del Poro

Artisti del Poro

Ballo del Camiuzzu i focu

Ballo del Camiuzzu i focu

Partecipanti al Tamburello festival

Partecipanti al Tamburello festival

Artisti del Poro

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e-mail:  Piapia@Poro.it

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